Quello di scegliere una parola che mi accompagnerà per un intero anno è un esercizio che porto avanti da sette anni.
A cosa serve?
Serve a mettere a fuoco un desiderio, un obiettivo. Si sceglie una parola che trasferisce uno o più desideri sopiti o sepolti nell’inconscio in qualcosa di concreto. Una sorta di illuminazione alla fine di un processo di meditazione.
Per il 2023 ho scelto perseveranza. Viene dal latino per-sevérus: oltremodo severo, grave, forte, duro.
È così che immagino il mio anno se voglio che la piacevole e intensa emozione provata nel pubblicare il mio primo romanzo possa durare.
Perché ne sto già scrivendo un secondo.
E non vedo l’ora di farvelo leggere.