Vivi ogni giorno come se fosse il primo: un libro, una storia e un impegno

Ottobre è il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno. Questa “ricorrenza” mi offre l’assist per parlare di una persona, di un libro e di una malattia che mi sono rimasti fermi, come un boccone mal digerito, da aprile 2021 in un posto indefinito fra la testa ed il cuore.
Ma andiamo con ordine.

Non conoscevo Francesca Barbieri, travel blogger conosciuta sui social con il nickname di Fraintesa.
O meglio: non la conoscevo come molti pensano che si conoscano le persone incontrate sui social.
La prima volta ci siamo viste nel 2010: lei lavorava già come social media manager quando essere una social media manager non era un lavoro così ambito nè molto conosciuto. Ci siamo incrociate tante volte io e Francesca, io lavoravo per Virgilio ed ero molto attiva sul territorio modenese, e si finiva per incontrarsi a qualche inaugurazione, in qualche locale, lei mi mandava materiale per qualche post ed io le chiedevo consigli su come parlare di Modena nel migliore dei modi mentre lei era già proiettata in ambito internazionale.

E allora perché ho scritto che non la conoscevo?

Perché, a dirla tutta, non ci eravamo piaciute. A volte capita. E non dipende da nessuna causa in particolare, se non che non ci siamo trovate affini.
Poi la vita ci ha portate lontane. Non credo che a lei interessassi molto. Io invece ho continuato a seguirla. Facevo parte della sua comunità di quasi 92mila follower (su Instagram). Aveva una vita favolosa Francesca. Una vita favolosa come solo lo specchio distorto dei social media sanno raccontare.
Quando ad ottobre del 2018 ha scoperto di essersi ammalata di tumore al seno lo ha tenuto nascosto. Ha continuato a viaggiare, a pubblicare foto bellissime, e a raccontare in maniera leggera e solare la sua quotidianità. Fino a guarigione, quando ha svelato il suo segreto. Aveva scelto la vita Francesca. La malattia l’aveva sfidata. La battaglia era vinta. Ora poteva tornare a fare quello che sapeva fare meglio: raccontare la sua malattia come un viaggio. Un viaggio da incubo. Da cui era tornata audace, coraggiosa e onesta. Credo che se l’avessi conosciuta dopo la malattia ci saremmo piaciute di più. Con meno filtri e con qualche consapevolezza maggiore.

Ora Francesca “Fraintesa” Barbieri non c’è più

Aveva vinto solo una battaglia Francesca. La guerra l’ha poi vinta la malattia. Nonostante questo credo che il suo messaggio sia importante, profondo. La sua storia ci racconta di quanto sia importante la prevenzione: tenersi curate, sotto controllo, farsi visitare senza remore e senza vergogna anche in luoghi che ci sembrano imbarazzanti. La sua storia racconta di come quando ci accade qualcosa che non riteniamo giusto, va bene abbattersi e piangersi un po’ addosso. Arrabbiarsi anche. Ma poi basta. Qualcuno ha detto che la vita è per il 10% quello che ci accade e per il 90% come reagiamo. Per ogni cosa che sentiamo di non meritare possiamo fare la differenza nel modo in cui decidiamo di affrontarla. Non esiste un metodo e nemmeno un manuale. Possiamo però imparare da chi ci è passato prima di noi e scegliere poi la modalità per portare avanti la nostra battaglia.

Vivi ogni giorno come se fosse il primo

Il libro pubblicato postumo ci trascina in un viaggio in compagnia di Francesca insieme a lei e dentro di lei. Offrendoci la meravigliosa opportunità di riflettere seriamente su quante cose possiamo lasciare andare per poter costruire un presente ed un futuro migliore.

Qui trovate la sua storia, una sua intervista, il link per continuare a donare La storia di Francesca e il libro il cui ricavato andrà all’AIRC.

Ma sono sicura che leggendo il suo blog I viaggi di Fraintesa e immergendovi nel suo Instagram troverete anche di più.
A me ha lasciato la consapevolezza di aver sfiorato la vita di una persona a cui non ho saputo dare la giusta importanza.
Mi ha lasciato negli occhi la voglia di guardare oltre le apparenze.
Mi ha lasciato la voglia di prenderla a morsi questa vita, senza aspettare che sia troppo tardi.

Per approfondire

Ottobre rosa: l’importanza della prevenzione

https://www.fraintesa.it/2021/04/graziefraintesa-dona-airc/
Blogger e web writer. What else?
Articolo creato 1034

10 commenti su “Vivi ogni giorno come se fosse il primo: un libro, una storia e un impegno

  1. Mi sono emozionata solo a leggere il tuo articolo che parla di Francesca, ho paura di piangere come una fontana leggendo il suo libro. Ma lo comprerò, proprio perchè penso che contenga un messaggio straordinario. Grazie per avermela fatta conoscere.

    1. Seguivo Francesca e ho acquistato il suo libro che arriverà tra un po’ di giorni. Non la conoscevo di persona ma sui social ha sempre dato un esempio positivo ed è emersa la sua grande voglia di vivere fino all’ultimo.

  2. Che tristezza. Ma sono storie vere che toccano fino all’anima. Proprio vero ciò che si dice della consapevolezza della vita solo quando stai per perderla. Ti mette tutto in prospettiva.

  3. Non conoscevo Francesca, ne ho sentito parlare da quando non c’è più e ho provato ad andare sul suo sito, ma il pensiero che non ci sia più mi rattrista troppo. Comunque facciamo prevenzione è importantissimo…

  4. “A me ha lasciato la consapevolezza di aver sfiorato la vita di una persona a cui non ho saputo dare la giusta importanza”. Ero arrivata fin qui più o meno sana, Marlene. Ma qui ho ceduto. Ho avuto un’esperienza analoga, recentemente. E mi sono sentita terribilmente in colpa nei confronti di me stessa: non mi ero data l’opportunità di conoscere 1 persona perché avevo dato voce a pregiudizi. Ed ora questa opportunità non ci sarà più. Non so se leggerò presto il libro, lo ammetto, in questo periodo sono presa da letture diverse,. Ma, come tutti i tuoi consigli, è salvato. Perché so che verrà il tempo anche per questa importante testimonianza

  5. Non conoscevo la sua storia, l’ho scoperta per puro caso sui giornali e online la sua scomparsa. Ho il pianto facile e mi emoziono facilmente, quindi non so quanto possa durare senza fazzoletti e una coperta..quindi penserei di vivere al meglio i giorni che ci vengono riservati e senza negazioni perché non si sa mai cosa possa succedere il giorno dopo. Proverò a legger il suo libro nella speranza che non crolli…

  6. Una storia molto emozionante che però fa riflettere molto…fa riflettere in quanto ci fa vedere che in ogni momento, in ogni instante la nostra vita può cambiare tragicamente, ci fa vedere che la salute è la cosa più importante e che dobbiamo sempre averne cura, ma soprattutto ci fa vedere che dobbiamo goderci la vita ogni giorno, facendo le cose che più amiamo ! Perché magari, un domani, potrebbe essere troppo tardi…

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