Lettera alla Marlene del 1990: non sei fortunata, sei brava!

Vi è mai capitato di pensare a voi stessi quando eravate adolescenti? A me è capitato spesso, soprattutto durante alcune esperienze che hanno segnato profondi cambiamenti. E il risultato a cui sono arrivata è che ho sprecato la mia adolescenza in pensieri contorti e percezioni sbagliate su di me e la vita che mi gravitava intorno. Ho sempre parlato molto con me stessa e sono sempre stata ferocemente critica e crudelmente ingiusta. Dato che mi dico molte cose da sola, ho pensato di scrivere questa lettera alla Marlene del 1990. Perché quell’anno? Perché, per tanti motivi, è stato l’anno in cui ho cominciato a prendere coscienza di me stessa come di una persona sbagliata. E se potessi tornare indietro spiegherei alla me del 1990 come non sono le cose che accadono quelle che ci definiscono, ma come le affrontiamo.

Cara Marlene del 1990

maledetta timidezza

Cara Marlene del 1990,
chi ti sta scrivendo è la Marlene del 2021. Già… 2021! Riesci a pensarlo? No, non ci riesci, perché mi ricordo bene di te. Nonostante l’entusiasmo dei tuoi 15 anni, un’ombra già ti segue trasformando i tuoi desideri e le tue ambizioni in chimere. In quinta elementare un giovane maestro ti regalò un libro su cui, senza farsi vedere da nessuno dei tuoi compagni, scrisse questa dedica:“Ad un’alunna che, con le sue capacità, mi ha promesso di impegnarsi a conquistare uno splendido avvenire”. Credici: succederà. Credici forte e cerca di essere fiera di quella dedica e di quell’augurio: avere le idee chiare, almeno su certe cose, sarà qualcosa che farà sempre parte di te. Non hai ancora vissuto il giorno più doloroso della tua vita. Quando quel giorno arriverà, tempo qualche anno, quell’ombra si imposseserà di te completamente, lasciandoti senza visione del futuro.

Quando arriverà il dolore

Photo by Earl Wilcox on Unsplash

Parlavamo di dolore, cara Marlene. Arriverà, sai. E ne arriverà tanto. Così tanto che sarai incapace di gestirlo. Inizierà la discesa. Lenta e inesorabile verso un pozzo nero di disperazione assoluta e angoscia perenne. Uno sconforto così profondo che crederai di non meritare nulla. Incomincerai a credere di non essere abbastanza, sarai convinta di non valere nulla. Così convinta che cercherai di disfarti di te e della tua vita. Non ci riuscirai. E la salita verso la luce sarà peggiore della discesa. Ti sentirai sempre stanca. Sentirai di non farcela, Marlene. Piano piano qualcosa cambierà. Ancora non lo sai, ma la chiave per uscire dalle tenebre la troverai dentro di te. Quando ascolterai la voce dentro di te che ti esorta ad andare lontano. Ascolterai quella voce. A prescindere da come andrà, a prescindere dalle conseguenze. Quel dolore che si è generato dentro di te e ti ha travolta cambierà la tua esistenza, ma non cambierà la tua essenza. Ti renderà più forte. Anche se qualche volta ti verrà da dire: – Adesso basta però! – Scegli sempre per quello che senti. Scegli sempre per te stessa. Scegli sempre te stessa.

Quando arriverà l’amore

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E poi ci sarà l’amore. E ne arriverà sicuramente di più del dolore. Anche se, all’inizio, potrebbe non sembrarti così. Cara Marlene del 1990, chi ti ha convinta di non meritare l’amore che ottieni, non meriterà nemmeno di continuare a fare parte della tua vita. Tu non lo sai ancora, e li porterai ancora per molto sulle tue spalle. Come un fardello, un carico di cui ti libererai più avanti. Quando incontrerai delle persone che non vorranno essere amati, ma ti insegneranno ad amare te stessa. Imparerai che chi ti ama davvero ti ama per quello che sei. E allora sii sempre te stessa, nelle cose che fai e nelle cose che farai. Solo così germoglierai nel cuore altrui, anno dopo anno, decennio dopo decennio. In tutto questo tempo amerai ancora, sbaglierai ancora, dirai un no dove tutti pensavano ci sarebbe stato un si. E questa sarà la tua fortuna. Ti permetterà di coltivare l’unico amore della tua vita. Che ti rimarrà accanto, nonostante tutto. Non te l’aspettavi Marlene, vero? E invece a 46 anni sarà proprio così. Non ti sarai accontentata dell’amore che credevi di meritare, ma ne hai generato così tanto da non avere bisogno di elemosinare attenzioni e affetto da nessuna parte.

A chi somigli davvero

Tu ora nel 1990 hai 15 anni e tua nonna è già andata via da qualche anno. Di lei conservi i ricordi migliori della tua infanzia: le notti nel lettone accanto al suo respiro regolare che ti infondeva tranquillità e scacciava i mostri nascosti dietro le tende; la casa sempre aperta ad amici e conoscenti; il profumo delle conserve di pomodoro e dei dolci cotti nel forno a legna; le uova fresche bevute calde appena sfornate dalle galline e gli gnocchi lavorati sul tagliere rotondo sempre pronto per ogni tua richiesta. Ci metterai tanto a capirlo, ma tu sei come lei. Ti posso dire che, guardando le tue foto, ti capiterà di notare quanto le assomigli. E di questo devi essere fiera. Ti confesso anche un’altra cosa: le assomigli anche nel carattere. Un giorno qualcuno ti dirà che sei fortunata a fare il lavoro che fai e tu, fiera, dovrai rispondere: non sono fortunata. Sono brava. E così sarà sempre. Nel 2021 riceverai una grossa manifestazione di stima sul lavoro, che si tradurrà in una nuova posizione e in un nuovo, sfolgorante, inizio. Non dimenticarlo mai!

E il lavoro?

Foto by Marlene

Il lavoro è una cosa che ti appartiene già adesso, a 15 anni. Per questo ti sorprenderà più l’amore, in cui non avevi riposto fiducia. Sappi che lavorerai sempre, nel bene e nel male. Lavorerai mentre frequenti l’Università; lavorerai in nero e mal pagata; lavorerai con l’angoscia nel cuore. Ti licenzierai un giorno di gennaio, senza avere alternative, piangendo sotto la neve. Lavorerai con la consapevolezza di fare un lavoro che non è il tuo. Non ho scritto quel Sono brava a caso. Ad un certo punto troverai il lavoro fatto apposta per te. Quando nel tuo percorso troverai ostacoli di ogni genere, superali e vai avanti. Perché ce la farai. Sempre. Ci saranno giorni in cui ti verrà il mal di pancia al solo pensiero di andare in ufficio. Ci saranno giorni in cui dovrai trattenere le lacrime di fronte al capo stronzo, per poi andarle a piangere tutte in bagno. Ci saranno notti insonni al solo pensiero di dover affrontare altre giornate in ufficio così. Ci saranno le coltellate nella schiena delle colleghe che consideravi sincere. Ma tu ce la farai sempre. E, ad un certo punto della tua vita, quando prenderai quella decisione che ti sembra folle… bè: sappi che non lo è.

Tieni le tue letture nel tuo cuore

classifica libri

E del mondo che cosa posso raccontarti? Cara la mia Marlene del 1990, sei lì che ti immergi in storie prese in prestito dalla biblioteca. Sappi che sarà per sempre così. Ancora leggerai e ancora trarrai insegnamento da quelle pagine scritte da altri. Ma ne scriverai tante anche tu di storie. Qualcuna avrai finalmente il coraggio di farla leggere. Ma la maggior soddisfazione sarà quella di non sentirti mai sola semplicemente tenendo fra le mani un libro.

“Le tue storie si leggono tutte d’un fiato e il tuo stile è riconoscibile.”

Foto by Marlene

Cara la mia Marlene del 1990, sai che quel caschetto per cui adesso ti sei guadagnata il soprannome di Valentina (di Crepax n.d.r.) sarà il tuo marchio di fabbrica. Lo sceglierai quando leggerai di Moira Orfei e del consiglio che le diede De Laurentiis. Le disse di non cambiare mai look “Perchè le persone che lo cambiano spesso sono senza personalità”. Ti piacerai anche con le tue imperfezioni e, quando arriverai a 40 anni, ti guarderai felice di te e di tutto quello che ti rende semplicemente Marlene. Questa sarà una vera rivoluzione. E non sai quante altre rivoluzioni possono ancora avvenire. Un giorno, nel 2018, qualcuno ti scriverà: le tue storie si leggono tutte d’un fiato e il tuo stile è riconoscibile. Se riesci anche a incrementare il tuo pubblico e a pianificare il lavoro per pubblicare a stretto giro, credo che farai molta strada. Sarà una frase che ti terrai stretta e da cui partirai per progettare qualcosa di grande. Ricordati: quando ti diranno che sei o che sei stata fortunata, tu rispondi sempre che non sei fortunata, sei brava. Non cercare la fortuna negli altri o intorno a te. Cerca la bravura e l’eccellenza, sono dentro di te.

You are the star tonight
Your sun electric, outta sight
Your light eclipsed the moon tonight
Electrolite
You’re outta sight
Twentieth century, go to sleep
Really deep
We won’t blink
Your eyes are burning holes through me
I’m not scared
I’m outta here

(da un’idea meravigliosa di Giovy Malfiori)

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18 commenti su “Lettera alla Marlene del 1990: non sei fortunata, sei brava!

  1. L’ho letta con le lacrime agli occhi, è un esercizio importante per la crescita di sè e mette in prospettiva tutto ciò che si è fatto e la strada che si è percorsi. Toccante!

  2. Che bello scrivere a se’ stessa. Anche io penso sempre all’adolescente che sono stata e alle differenze con la donna che sono diventata. Però la mia idea è che… doveva andare così, doveva essere questo il mio percorso, la mia crescita. Se qualcuno mi avesse “avvisata” prima, ora sarei la donna che sono? Chi lo sa!

    1. Nicoletta in realtà racconto di una presa di coscienza delle mie potenzialità e delle mie capacità. Rimango dell’opinione che se le avessi capire prima, invece di struggermi nella convinzione di essere una nullità, mi sarei risparmiata anni di inutile sofferenza.

  3. Che bella questa lettere introspettiva. Hai lasciato scorrere i tuoi pensieri sulla penna ed è venuto fuori un bel testo. Mi hai fatto riflettere sul mio passato e le mie scelte… Grazie. – Paolo

  4. Veramente bella e profonda questa lettera, la farei leggere volentieri a mio figlio che ha quasi quindici anni e non riesco in nessun modo ad infondergli fiducia in sé stesso…magari ci provo nei prossimi giorni, perchè capisca che tutti siamo passati da quel periodo confuso e nebbioso che è l’adolescenza.

      1. Mi piacciono un sacco questo genere di articoli in cui ci si apre senza preconcetti e limitazioni e bisogna avere coraggio per farlo, bravissima!

  5. Cara Marlene di oggi. Mi hai commossa e se scrivo male ti prego di considerare che sto digitando tra i fiumi di lacrime. Perché voglio avere il coraggio di scriverti una verità scomoda, che faccio fatica ad ammettere: sono triste.
    Ho 46 anni, ho creduto sempre in tante cose ma mai in me stessa. Ho messo impegno in tanto ma mai in ciò in cui credevo. Ed oggi, dopo avere sperimentato quello che hai scritto benissimo e che mi è arrivato dritto come una fucilata. Oggi penso che vorrei scrivere alla me di 15 anni: smettila di credere ai tuoi genitori, molla tutto e credi in te stessa.

    La forza del tuo racconto è anche questa, Marlene. Non solo sai trasmettere ciò che senti, quello che sei. Ma tu sai come fare vibrare le corde dell’anima di chi ti legge che a quel punto capisce di più di se stesso. BRAVA. sei BRAVA

    1. In una scena del film This must be the place il regista Paolo Sorrentino fa dire al suo protagonista:
      “La paura è importante per aiutarti a prendere decisioni, ma almeno una volta nella vita bisogna non aver paura”
      “E quando hai deciso di non aver paura?”
      “Questa volta”
      Apri gli occhi e non avere paura. Già aver preso confidenza con i propri limiti è un passo fondamentale.
      Elena ti passo i fazzolettini e ti abbraccio forte. Poi ti metti a posto il trucco, diamo una rinfrescata al rossetto e parliamo davanti ad un prosecco.
      Quando vuoi.

  6. Questa lettura mi ha commosso e offerto spunti di riflessione. Non è facile parlare agli altri col cuore in mano, ancora di meno se si parla a se stessi. Grazie per questa pagina ricca di sentimento!

  7. Spesso la paura ci blocca, così come non avere fiducia in noi stesse. Altrettante volte è la zona comfort a impedirci di spiccare il volo. La vita non è mai facile. ma sì, a volte ripenso alla me di quando ero ragazzina e, per fortuna, posso dire di essere su una strada che non avrei mai pensato di percorrere. ma da spiegare sarebbe troppo lunga. grazie delle tue belle parole.

  8. Uno degli articoli più belli letti ultimamente. Una lettera scritta con tantissimo amore per una te giovane, a cui dici che non dovrà mai mollare nonostante tutte le difficoltà della vita. Un’idea veramente bellissima che mi ha lasciato senza parole. :****

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