Ci sono diversi motivi per cui continuo a preferire l’agenda di carta ad un calendario in formato elettronico.
Il motivo principale è che fra le pagine di un’agenda posso non solo scrivere, ma anche conservare: biglietti di cinema, teatro, treno, aereo e i biglietti da visita dei ristoranti in cui vado a mangiare.
Vero che nel 2020 ne ho conservati davvero pochi, e che questo 2021 è una grande incongnita, ma non rinuncio al sogno e alla possibilità di poterlo fare.
Anche quest’anno mi sono affidata alla Moleskine e ho acquistato una agenda settimanale illustrata con le immagini del “mondo alla rovescia” di Alice nel Paese delle Meraviglie.
Perché mi è piaciuta la Moleskine
Ho creato il calendario editoriale con gli impegni da blogger nel calendario mensile che si trova all’inizio dell’agenda. Le idee per i post nell’intera pagina a righe che si trova nella parte destra del calendario settimanale. Gli impegni di lavoro e gli appuntamenti della vita quotidiana finiscono nel calendario settimanale, messo a sinistra delle pagine.
Nella terza di copertina la busta capiente dove infilare i biglietti da visita e i foglietti che non voglio perdere.
In fondo, inoltre, ci sono una decina di pagine a righe, ottime per appunti. Di norma ci scrivo titolo e autore del prossimo libro da laggere.
Il tema Alice nel paese delle Meraviglie
Alice nel Paese delle meraviglie è uno dei miei libri preferiti. A mio avviso racconta bene il rapporto conflittuale tra età infantile ed età adulta. Diventare grande è un processo che non ho afferrato bene. Preservo la mia parte infantile con tenacia, come Alice. Che infatti è molto ragionevole ed educata ma al tempo stesso rimane sempre curiosa e decisa. Alice è libera e spensierata, ma non ingenua e sciocca, capace di rapportarsi con il mondo senza perdere la dote preziosissima della fantasia sognatrice. Come invece capita troppo spesso agli adulti.
Cosa ho imparato leggendo Alice nel paese delle Meraviglie
- Ho imparato che crescere significa imparare a gestire gli alti e bassi della vita. Sono diversi i momenti in cui Alice si trova nella situazioni in cui ingrandisce o rimpicciolisce. Poco a poco Alice impara a gestire questi momenti e a non trovarsi [troppo] in balia degli eventi.
- Ho imparato ad interrogarmi per sapere ciò che voglio, a seguire i miei sogni e la mia curiosità. Alice segue la sua curiosità quando inizia a seguire il Bianconiglio, anche se sa che probabilmente un adulto non approverebbe. In questo atto impulsivo Alice segue la sua curiosità per iniziare la sua avventura.
- Se conosco ciò che voglio posso esprimere me stessa. In diverse occasioni Alice è interrogata sulle sue scelte o su ciò che intende dire. Pianificare tiene a bada emotività e impulsività.
- Ho imparato a costruire la mia identità e, di conseguanza, a cercare di indirizzare la mia vita, come vorrei che fosse. Durante tutta la storia, Alice incontra personaggi che le chiedono chi sia o da dove venga. Fermandosi a riflettere per rispondere a questi continui “interrogatori” fa sì che Alice impari a conoscere sé stessa e la sua identità.
- Siamo tutti matti! Ognuno ha le sue stranezze e debolezze, per questo siamo unici!
- Ho imparato che la vita è un’avventura, che gli imprevisti mi porteranno a cambiare nel tempo, e che i cambiamenti non sempre sono un male.
Questo non significa che bisogna essere degli adulti infantili, incapaci di prendersi delle responsabilità. Significa che nonostante l’eta adulta preveda più responsabilità e meno spensieratezza e immaginazione, non bisogna perdere la capacità di sognare a cose impossibili, così come cita una frase del film Alice In Wonderland:
Prima di fare colazione penso a sei cose impossibili.
Contale Alice:
Uno: c’e una pozione che ti fa rimpicciolire;
Due: e una torta che ti fa ingrandire;
Tre: gli animali parlano;
Quattro: i gatti evaporano;
Cinque: esiste un Paese delle Meraviglie;
Sei: posso uccidere il Ciciarampa!

È difficile essere adulti, secondo me, perché si soffre un casino. Ma non credo che ci sia una scelta: è obbligo diventare adulti e basta.
Elly non credo ci siano alternative 😉
Amo le agende, anche io sono una di quelle poche persone che all’inizio dell’anno, ne compra sempre una! Bellissimo anche il tema di Alice nel paese delle meraviglie, un racconto così spensierato che fa contenti anche i più grandi!
Ti chiami anche come la protagonista!
Condivido tutti gli insegnamenti di Alice, ma in particolare penso che il più attuale e vicino al mio modo di essere sia il concetto che gli imprevisti e i cambiamenti non sempre sono un male, anzi!
Nicoletta ci ho messo gran parte della mia vita a capirlo. Prima per me ogni imprevisto era un disastro.
Uso la Moleskin orami da anni. Tralasciando la qualità in sé, trovo troppo più pratico e carino scrivere tutto nell’agenda, allegandoci appunti e pensieri. Una bella scelta.
Francesco Moleskine è da sempre la mia compagna di viaggio, e di scrittura, preferita.
Davvero bella la copertina rossa di quest’edizione nel paese delle meraviglie di questa agenda. Ammetto di non aver mai letto il libro, a discapito di quante volte ho invece visto il cartone. Però è interessante leggere come ogni storia possa insegnarci qualcosa.
Veronica devi assolutamente recuperare una copia del libro.
Anch’io scelgo quasi ogni anno una Moleskine. Questa personalizzata non l’ho vista in giro, peccato, sennò magari la prendevo anch’io. E mi piacciono proprio settimanali. La vita è una continua sorpresa, e va bene così, ma il punto della situazione almeno settimanale cerco di tenerlo. Poi quando volto pagina, chissà!
Daiana l’importante è provarci!
Complimenti, mi è piaciuto moltissimo leggere le tue riflessioni ispirate da Alice, alcune delle quali sono anche mie. Anche io adoro le agende e le preferisco ai calendari online. Scrivere su carta mi aiuta ad essere più focalizzata e, di fatto, stimola di più la mia creatività
Elena sono d’accordo con te. Scrivere con la penna e non con una tastiera stimola tantissimo la creatività.
Questa agenda è davvero un piccolo capolavoro, non solo perchè adoro Alice in Wonderland, ma anche perchè l’agenda è qualcosa di più di un oggetto utile, è un’estensione di me stessa!
Crisshex non potrei fare a meno della mia agenda
Anch’io non posso fare a meno di un’agenda cartacea, è tanto che non compro una Moleskine, questa è davvero bella!
Barbara e tu? Che agenda usi?
Anch’io amo l’agenda cartacea. Mi piace infatti l’idea di vedere lo scorrere dei giorni attraverso lo sfogliare dei suoi fogli.
Per quanto riguarda la scelta del tema dell’agenda, mi piace. Tra reale e irreale, è perfetto per segnare l’inaspettato.
Maria Domenica
Maria Domenica Alice è un personaggio magico.
Alice va bene su tutto, qui in UK ci fanno anche le tazze da tea con le stesse illustrazioni.
Trentazero concordo: Alice va bene su tutto per davvero.
Da buon Acquario sono un pazzo sano. Sempre controcorrente e avanti. Se qualcosa va di moda adesso l’acquario lo faceva già anni prima. E ho mantenuto la natura fanciullesca e il senso di libertà che hanno i bambini che in età adulta a volte combatte con il timore di essere sola. Bella scelta l’agenda.
Valentina gli Acquario sono da sempre i miei migliori amici.
Io quest’anno invece ho punto su un agenda ad anelli che permette un ancor maggiore personalizzazione e devo dire che mi sto trovando bene. Mi piace però molto quella che hai scelto te, la Moleskine oltre alle agende ha anche dei taccuini stupendi.
La moleskine è stata la mia agenda per anni! L’ultima proprio di Alice delle meraviglie ma azzurra! Insomma con me sfondi una porta aperta!
Martina ho anche un quaderno Moleskine con Alice come protagonista. Non riesco proprio a farne a meno.
Nonostante l’invasione di app su cellulare io continuo imperterrita a scrivere a mano sull’agenda proprio come te, bella l’agenda di questa marca
Cristina ne ho scaricate tante di app, ma l’agenda di carta non la batte nessuno.
Sono una fanatica dei taccuini Moleskine, ne possiedo di ogni dimensione e forma, da disegno, per acquerello, copertine rigide e i pacchi da tre con copertina morbida. Ne possiedo persino uno con la copertina foderata in tessuto di Alice… ma non sapevo avessero fatto questa versione rossa fiammante! La devo avere… disperatamente!
Monica anche io ho il quaderno con la copertina foderata in tessuto. La porto con me agli incontri, quelli importanti, per non passare inosservata.
Le moleskine sono sempre una garanzia, quest’anno l’ho presa per riprendere il mio bullet journal. Ho una copia in inglese e una italiano di Alice in una versione un po’ vecchiotta, condivido il fatto che siamo tutti matti vuoi o non vuoi, dobbiamo farci forza e coraggio tra alti e bassi.
Anche io preferisco l’agenda di carta che porto sempre con me perché ci appunto di tutto, dai numeri di telefono alle ispirazioni del momento agli scontrini che devo conservare…dai che non sei l’unica!
Manuela siamo in tante, a quanto pare! E in ottima compagnia.