Le cose che dobbiamo impare chiusi in casa

Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”, recita un antico proverbio africano.

Il 23 febbraio le scuole dell’Emilia Romagna hanno chiuso.

A noi genitori hanno chiesto di continuare a fare il nostro mestiere, già difficile, e di diventare animatori e insegnanti.

Poi hanno chiuso anche i parco giochi e le biblioteche.

Non hanno chiesto di insegnare ai cani a farla nella lettiera come i gatti. Ma hanno chiesto ai nostri bambini di starsene buoni a casa 24 su 24 senza fare troppe storie. Tanto la sanno fare nel water. Senza guinzaglio, ma anche loro avrebbero bisogno di una passeggiata.

Nei supermercati hanno vietato la vendita di matite colorate e di album da disegno e di tutto quel materiale che poteva servirci per intattenerli. Vietata la vendita nei luoghi più frequentati. Come se tutti sapessero comprare online o avessero una carta di credito per poterlo fare.

Se il nostro passato sta morendo nelle case di cura, il nostro futuro sta appassendo chiuso in casa.

E noi nel mezzo cerchiamo disperatamente di non andare in frantumi.

unsplash-logoRobert Collins

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