Lolò è nato a fine febbraio del 2014. Secondo il DPR 89/2009 art. 2, comma 2 avrebbe potuto anticipare l’iscrizione alla scuola primaria, consentito ai bambini che compiono sei anni di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento.
Attualmente frequenta sereno l’ultimo anno di scuola dell’infanzia. Banalmente potrei scrivere che la motivazione è non rubargli un anno di giochi.
Anche. Ma non solo.
Ecco i 5 motivi per cui mio figlio non è un anticipatario:
- 1 Non sono pronta a vederlo fare i compiti.
Ora quando alle 16 lo vado a prendere alla scuola dell’infanzia possiamo frequentare piscina e palestra senza tornare a casa di corsa. Se è bel tempo andiamo al parco o a prendere un gelato. Se è cattivo tempo andiamo in biblioteca, oppure a casa di qualche amichetto. In linea di massima dalle 16 in poi possiamo andare a fare la spesa, possiamo andare a fare shopping, possiamo passare del tempo insieme. I fine settimana senza impegni scolastici sono l’emblema del riposo e dell’assoluta libertà.
Tutto questo con i compiti finirà. E io non sono ancora pronta.
- 2 La vita non è una gara a chi arriva prima
Tanto lo sappiamo tutti verso cosa corriamo, vero?
- 3 Preferisco che crescendo, in classe, sia sempre il più grande
Penso al suo futuro e al fatto che quando l’adolescenza esploderà in maniera deflagratoria nelle loro vite, probabilmente il fatto di non essere anagraficamente più piccolo potrebbe dargli qualche chance in più nei confronti di compagni prepotenti. E quando sarà alle superiori sarà uno dei primi a prendere la patente: vantaggio enorme per conquistare qualche ragazza.
- 4 Continuità nel percorso didattico
Fare di lui un anticipatario significava creargli un buco nel percorso scolastico. L’ultimo anno della scuola dell’infanzia i bambini, a partire da gennaio, non effettuano più il sonnellino pomeridiano. Il tempo del riposo è sostituito da attività didattiche. Incominceranno attività di preparazione alla primaria. Nel nostro caso sarà organizzato anche un corso di inglese. Il tutto in maniera graduale.
- 5 Deve avere il tempo di salutare la sua maestra e i suoi compagni
A fine anno sarà organizzata un vero e proprio rito di passaggio, una festa di diploma. I bambini capiranno che qualcosa di importante è finito. Sarà compito di noi genitori spiegargli che qualcosa di fondamentale inizierà.
Fargli perdere questo momento è come strapparlo da una realtà per piantarlo in un’altra.
L’anno di gioco in più potrebbe essere il sesto motivo.
Ma la realtà è che nemmeno io sono pronta a vederlo crescere.
Hai fatto molto bene, la mia amica di infanzia fece la primina e devo dire che negli anni, questa cosa gli si è rivolta contro, alle medie e superiori è bocciata un sacco di volte. Le tappe a mio avviso non vanno bruciate.
Anche la mia mamma non mi ha fatto fare la primina, sinceramente avrei preferito di si in modo da poter concludere dopo le superiori quest’anno l’università.
E se fosse proprio il non aver fatto la primina la formula vincente che ti fa laureare in corso?
anche io la penso così, è peccato toglierli del tempo in cui può serenamente giocare, per studiare c’è tempo
Mary sono super d’accordo!
io da insegnante dico hai fatto bene, hanno tempo per imparare, lasciamoli giocare ancora un pò a questi bimbi, non portiamogli via subito la spensieratezza.
Amalia il tuo commento vale triplo allora 😀
Mia figlia è nata a gennaio e come te non me la sono sentita di farle anticipare niente ma ti dirò di più quando era pronta ho cominciato a insegnarle io a leggere e scrivere e ora faccio educazione parentale rispettando lei e i suoi tempi
Sheila anche il mio Lolò è curioso e qualcosa legge e scrive. Ma personalmente la scuola rimane un’altra cosa. A partire dall’ambiente, dal rapporto da instaurare con le maestre, i nuovi compagni. Sono bambini e risentono dello stress come noi.
Da insegnante ti dico che hai fatto benissimo. Bisognerebbe abolire questa legge legge insulsa. Tutti i bambini dovrebbero iniziare la scuola primaria a sei anni compiuti. Tieni presente che nei paesi nordici, dove hanno un successo scolastico strepitoso, iniziano la scuola primaria a sette anni compiuti.
Speranza avevo letto dei paese del nord. Hanno sempre una marcia in più. Il tuo commento positivo da insegnante poi, per me, vale il triplo.
Io credo che la tua scelta è stata più che giusta. Non ha senso rubargli questi anni di gioco tanto ha tempo per la scuola 🙂
Io purtroppo non ho ancora figli anche se mi piacerebbe moltissimo. Posso solo immaginare quanto possa essere difficile per un genitore assistere ad un passaggio che è inevitabile per ogni bambino. Probabilmente neanch’io priverei mio figlio dell’anno in più di giochi e spensieratezza ma ti confesso che non mi dispiacerebbe neppure che finisse prima la scuola in modo da essere pronto ad affrontare prima il mondo da solo e sulle sue gambe, con la consapevolezza di non essere solo e di poter sempre contare su sua madre.
Maria Domenica
Maria Domenica per me vale il punto 2: non c’è fretta.
Non ho figli ma sono d’accordo con te, è meglio essere più grandi a scuola. Hai pensato anche al bullismo, hai ragione io era la più alta di tutti compresi i maschi. Alle medie i maschi ci hanno provato a fare i bulli ma dopo un bel ceffone essendo più alta di loro hanno smesso subito. Consiglio femminile da ragazza: non ha successo l’uomo con la patente, ha successo l’uomo che sa cucinare. Insegnaglielo.
Valentina ottimo il consiglio finale. Se passi sulle mie stories in evidenza su Instagram potrai constatare quanto mi ci stia mettendo avanti con la faccenda della cucina.
Non ho figli, ma condivido in pieno tutte e cinque le tue motivazioni.
Io non avendo ancora figli non ti posso capire in pieno ma sicuramente hai ragione su tutto! Sicuramente tutte le mamme non sono mai pronte a vedere il suo piccolo crescere così velocemente.
Anche mio figlio più grande è nato a febbraio e come te ho deciso di non farlo anticipatario e sono convinta delle mie motivazioni che poi sono state anche le tue!
Abbiamo fatto benissimo per me!
Sono assolutamente d’accordo, le tappe non vanno bruciate e c’è tutta la vita per “mangiarsi libri” e imparare!
Bello quest articolo e molto interessante…concordo con i tuoi punti di vista e comunque..che bel bambino!!! ^_^
Rita di solito non pubblico mai sue foto. Per la sua privacy e per evitare che un giorno mi faccia causa. A oatre gli scherzi. Questa volta l’ho pubblicata per rendere anche attraverso l’immagine il forte legame che si era instaurato fra loro due.