Tanti auguri a me è un post che mi dedico da quando ho aperto questo blog nel 2007.
Mi sono sempre fatta gli auguri per superare il momento di sconforto che accompagna questa giornata.
Sono stata tante cose.
Sono stata la bambina miracolata, sopravvissuta all’epidemia di salmonella che aveva colpito l’ospedale quando sono nata.
Sono stata quella del nord quando vivevo al sud.
Sono quella del sud ora che vivo al nord.
Sono stata una bambina silenziosa.
Sono stata una adolescente infelice.
Sono stata una giovane sfiduciata.
Ho due compleanni, e raramente ne parlo. Anche se ho lasciato indizi nel post Involontariamente.
Non vorrei mai tornare indietro.
Non vorrei mai essere la me di quel giorno in cui ho compiuto 14 anni. Sul tavolo dolci e tartine e panini e bibite in attesa di invitate che non vennero mai.
Una sola foto. In cui non guardo l’obiettivo, strizzo gli occhi per impedire alle lacrime di fare capolino, e atteggio la bocca in un sorriso falso come le amiche che credevo di avere.
È stata l’ultima festa di compleanno organizzata.
Con una piacevole parentesi al mio primo quarto di secolo. L’amica che organizzò quel festeggiamento indimenticabile l’ho persa nel tempo e nella distanza. Ma il ricordo di quella notte è la cosa più vicina alla felicità che mi sia rimasto.
Poi sono stata una donna arrabbiata.
Sono stata una donna inavvicinabile.
Sono stata una donna riservata.
Se fai sempre le stesse cose , otterrai gli stessi risultati. [cit.]
Sono stata tante cose. Ora è arrivato il momento di essere solo me stessa.