Il 30 maggio 2018 ho parlato di Facebook, dei gruppi Facebook e della fenomenologia delle #socialgnock all’Hub in Villa di Formigine.
Vi racconto come ho superato la mia paura di parlare in pubblico e come sono riuscita a divertirmi.
Ho esordito con “Allora” [non si fa! Non si fa mai!]
Ho ridacchiato. Mi sono agitata composta, seduta sulla punta di un cubo che ho preferito ad una sedia sicuramente più comoda.
Non sono salita in cattedra. Non mi sono seduta dietro al tavolo.
Ho sorriso molto, ho toccato poco i capelli, non ho mai giocato con la collana.
Ho guardato sempre tutti.
Quando una ha sbadigliato, ho alzato il tiro.
Ho parlato di Facebook. Nonostante lo scandalo Cambridge Analytica.
Perché un conto è quello che si nasconde dietro il funzionamento del SN, diverso è quello in cui lo trasformano gli individui che lo popolano.
Sapevo già da gennaio di avere l’opportunità di poter raccontare quello che faccio quando sono impegnata a testa china sul mio smartphone. Non vedevo l’ora di poter dimostrare che non tutto il tempo passato sui social network è tempo perso.
La scelta della scaletta l’ho fatta seguendo l’istinto del momento. Ma da gennaio a maggio non ho scritto nemmeno una frase. Nulla.
Ma io funziono così: anche se sembra che non stia facendo nulla, da qualche parte, nel mio cervello, ben nascosti, i neuroni lavorano. In silenzio. Fino a quando, a ridosso della scadenza, mi urlano di mettere nero su bianco quello che hanno preparato per me, mentre sembravo distratta.
A tre settimane dall’evento ho scritto.
Ho scritto a mano, su fogli a quadrettoni rossi di un block notes che mi è stato regalato in occasione di una qualche conferenza a cui ho partecipato. Ho scritto a matita, come ho sempre fatto, in modo da poter correggere senza scarabocchi. Poi mi sono registrata.
Mi sono piazzata alla mia scrivania, a notte fonda, mentre tutti dormivano, in pigiama, ho aperto Photo Booth e ho iniziato a parlare facendo finta di avere un pubblico di fronte.
La mattina dopo mi sono rivista. Ho corretto tutto: dalla scaletta al testo, fino al modo di parlare.
L’ultima slide l’ho corretta due ore prima del discorso. Scorrendole velocemente ho notato una parentesi tristemente aperta, senza la sua chiusura.
Sono arrivata all’Hub una mezz’oretta prima. Ho verificato che funzionassero connessione internet e monitor. Ho bevuto un prosecco di incoraggiamento. Ho iniziato a parlare un quarto d’ora dopo l’orario stabilito.
Ho tenuto i fogli con gli appunti sotto mano per il terrore di dimenticare qualche passaggio.
Avevo le slide d’appoggio, ma tenere i miei appunti mi ha regalato una certa tranquillità.
Ho immaginato di essere fra amiche.
Il momento migliore: le domande che mi sono state rivolte alla fine. Mi hanno permesso di approfondire alcuni aspetti che avevo solo accennato, e mi hanno fatto capire che un’oretta era volata via senza annoiare.
Il vero problema non è stato parlare in pubblico, ma smettere.
E sono già pronta a rifarlo.
Vi lascio il video della serata. Buona visione.
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Complimenti. Io mi agito sempre quando devo parlare ad un pubblico soprattutto se sono persone che non conosco
Gioia sai che invece io mi agito di più se le persone le conosco? Comunque ammetto mi sia piaciuto tantissimo poter avere l’occasione di gestire questa serata.
Sei stata molto brava devo dire .. Io vorrei fare dei video ed iniziarne la pubblicazione, ma ho paura di imbarazzarmi molto =D
Il mio primo video risale al 2012. Ci vuole un po’ di faccia tosta e un po’ di voglia di apparire. Senza dimenticare di avere qualcosa da dire, altrimenti è solo aria fritta.
Io anche sono come te: scrivo ancora sulla carta e lo faccio sempre all’ultimo. Io amo parlare in pubblico, mi sento molto a mio agio. Infatti ho amato le mie discussioni di laurea.
Proprio della mia discussione di laurea ho un pessimo ricordo. Ma tu? Quante lauree hai preso?
Io sono timidissima e non sono mai a mio agio se devo parlare in pubblico, soprattutto se ci sono tante persone..
Margot dipende in fondo se la cosa ti intressa. Ci sono anche dei corsi che insegnano a parlare in pubblico.
Mi sembra un’ottima tecnica, devo provarci anche io! Non è facile vincere la timidezza in questi casi!
Quando si parla in pubblico più che superare la timidezza, bisogna essere capaci di superare l’imbarazzo. Gli occhi puntati addosso, la paura di dire qualcosa di sbagliato, o peggio: la paura di essere giudicati. Il trucco consiste nell’avere gli argomenti giusti.
Non sono molto abile a parlare inizialmente in pubblico ma quando comincio non mi ferma piu nessuno!
Grazia secondo me più si ha l’opportunità di farlo, meglio riesce.
Non è facile per tutti parlare in pubblico, per quanto mi riguarda dipende dalla situazione e dalle persone che ho intorno, se si tratta solo dei miei amici o di gente che a pelle mi ispira sono loquacissima ma se c’è gente che non mi piace tendo ad essere il più sintetica possibile.
Certo dipende anche dal contesto. Quando ho accettato sapevo benissimo che avrei parlato ad una platea di sconosciuti, ma ho voluto mettermi alla prova.
io avevo molta paura ma lo yoga mi ha aiutata
Respirare a fondo, o in generale, RESPIRARE anche nei momenti in cui ci sentiamo sotto pressione è sempre un’ottima tecnica.
Consigli ottimi, li applicherò anche io
Sei stata bravissima complimenti
Grazie Federica, a distanza di un anno non ho ancora avuto il coraggio di rivedermi.
Grazie per i consigli… pure io amo ancora scrivere su carta infatti ho sempre con me un quaderno dove butto giù sempre appunti quando so che devo parlare in pubblico spesso mi preparo un po’ prima e mi rilasso meditando
Michela la meditazione a me non aiuta. Più che rilassarmi, per affrontare il pubblico, mi devo caricare. Ognuna ha le sue manie.
Inizialmente mi agitavo poi ho acquisito una naturalezza nel parlare in pubblico che molte volte mi stupisco di me stessa.
Amalia in effetti spesso è solo questione di allenamento.
Sei stata molto brava!!! Il problema è sempre iniziare ma una volta che prendi il via diventa come se lo avessi fatto da sempre!! Complimenti
Grazie. Inoltre ammetto che l’argomento mi stava molto a cuore.
Io mi blocco sempre quando devo parlare davanti a persone che non conosco, purtroppo è sempre stato così, cercherò di seguire i tuoi consigli e vediamo se riesco a far qualche passetto avanti!
Sara a volte semplicemente non si è portati per alcune attività. Parlare in pubblico non è faciule, ma avendo gli argomenti giusti tutto si supera.
un articolo che capita proprio a pennello, purtroppo mi capita spesso di essere timorosa e mi perdo il divertimento, grazie per i tuoi consigli
Mary hai centrato un altro dei punti fondamentali da tenere sempre a mente quando si decide di parlare in pubblico: divertirsi. Scegliere l’argomento giusto, sentirsi preparate sull’argomento e sorridere. Del resto non è un esame.
Anche io prima di scrivere mi butto giù degli appunti su un quaderno all inizio anche x me è stata dura mettermi a parlare su una telecamera poi pian piano ho preso la mano anche tuttora mi blocco con due anni che ho un canale YouTube ottimi consigli hai dato
Hai avuto esattamente i classici “sintomi da agitazione”… Anche io, specie agli esami di maturità e universitari, ho sempre esordito con ALLORA… 😉
Devo dire che adesso mi è “un po’ passata”! Quando parlo in pubblico riesco ad essere più naturale e fluente… Mi sento più tranquilla ecco!
Da piccola ero molto timida e mi vergognavo sempre a parlare davanti agli altri. Un corso di teatro e poi la scelta dei miei studi mi hanno sbloccata e ora parlo in pubblico abbastanza tranquillamente. Se devo parlare di argomenti che conosco e di cui sono padrona vado alla grande, mi preparo sempre un foglio con gli argomenti importanti da toccare ma alla fine non lo seguo mai, perché vado a braccio e in base alla reazione degli interlocutori. Mi è capitato anche di parlare davanti a gente famosa e lì ancora meglio perché mi sono accorta che esce proprio la mia personalità. Se invece devo parlare di argomenti a me un po’ più ostici, la cosa si complica.
Devo dire che ti sei organizzata alla perferzione .. brava daccero tanti complimenti .. vorrei provare a farlo anche io =)
Francesca è come una droga. Fatto una volta vorresti farlo sempre
Ottimi consigli, ma penso ancora con ansia al giorno della discussione della mia tesi… comunque, é giusto migliorarsi e mettersi in gioco e tu ci sei riuscita alla grande.
Complimenti!!!
Io ho tanta, ma tanta paura di parlare in pubblico. Ho così paura di parlare che quando mi arrivano chiamate non memorizzare al telefono non rispondo. Purtroppo il mio livello di timidezza è elevato, chissà se un giorno riuscirò a combattere questo mio difetto
Complimenti ti sei ben organizzata,io in situazioni del genere mi sarei fatta prendere dal panico…
Io mi trovo a fare un lavoro per il quale sono costretta a parlare tutto il giorno davanti a persone e spesso si fanno dibattiti e al centro dell attenzione rimango sempre io.
All inizio non ti dico la vergogna… Ma ora mi piace e ci prendo sempre più gusto