Ho appena scoperto che ho abusato della frase ‘non ho tempo per leggere’.
In realtà avevo fra le mani storie che non mi piacevano.
Quella strana ragazza che abita in fondo al viale l’ho finito in un paio di settimane. Personalmente, dalla nascita del pupo, un vero record, degno dei miei tempi d’oro da non-mamma.
Merito di una storia interessante, e forse anche dell’edizione datata 1977, con una traduzione dall’italiano impeccabile.
Un po’ di storia [senza spoiler]
Protagonista indiscusso di questa storia è l’autunno malinconico, romantico e struggente di Long Island, dove è ambientata la storia.
Rynn, la protagonista, ha solo 13 anni. Racconta a tutti di vivere con il padre, un affermato poeta inglese, che però nessuno ha mai visto. In realtà vive da sola, e deve stare molto attenta a nascondere questa sua condizione. E proprio mentre qualcuno sospetta qualcosa, ecco il colpo di scena.
Rynn è circondata da adulti che non riescono a capirla, che non la aiutano, che la mettono in difficoltà. A cominciare dalla padrona di casa, in cui Rynn vive in affitto, che vuole denunciarla al consiglio studentesco, di cui è presidente, perché è certa che la ragazzina non frequenti la scuola.
Passando per il figlio di lei, un uomo sposato con prole, noto pedofilo. In paese tutti sanno, ma tacciono, perché è figlio di una donna influente.
Finendo al poliziotto che in maniera più elegante, con la scusa di proteggerla, lascia intendere di essere comunque attratto da lei.
Unico vero aiuto, un ragazzo della sua età, storpio, e per questo messo ai margini.
Il motivo per cui mi ha conquistata
Dietro l’innocenza dettata dall’età di Rynn, si nasconde la perfidia della donna che diventerà.
Una donna pronta a tutto pur di ottenere, e preservare, la sua libertà. Un concetto di libertà così assoluto, che sfocia nella più totale anarchia.
All’affermazione dell’amico:
– “Andare a scuola vuol dire vivere”,
Rynn risponde:
– “No, andare a scuola vuol dire sentirsi dire da altri che cos’è la vita, non scoprirlo per conto proprio.” […] “La scuola va bene per i marmocchi che cresceranno e non scriveranno mai una poesia, non canteranno mai una canzone e non faranno mai niente.”
Quella strana ragazza in fondo al viale è strana solo perché ha deciso di vivere diversamente dalla maggior parte delle persone. Ma fidatevi: sarà interessante scoprire come ci è riuscita.