Sono quella che viene travolta da entusiasmi improvvisi.
Sono quella che viene travolta dalle idee e si mette subito all’opera per trasformarle in realtà.
Sono quella che dopo essere stata travolta dall’emozione e aver iniziato qualcosa di nuovo, lascia sempre qualcosa a metà.
Nonostante questo, sono quella che riparte alla carica se si presenta alla porta qualche altra buona idea da realizzare.
Lo ammetto: la costanza non è il mio mestiere.
Quindi aver resistito questa seconda settimana all’esercizio di camminata mi riempie di orgoglio. [per chi non sa come è iniziata legga Correre? No, meglio camminare]
Ma non è certo la consapevolezza che tutti i dolori che provo dal gluteo in giù da un paio di giorni a questa parte si trasformeranno in muscoli tonici a spingermi sulla ciclabile che unisce Formigine a Casinalbo, ogni mattina.
La vera motivazione che mi spinge e mi sprona è ottenere la foto del serbatoio idrico, con intorno il cambiamento climatico giornaliero.
Anche se il mio sogno proibito è poter ottenere nuovamente il fisico magro che avevo prima della gravidanza. Ma questa è un’altra storia.