Sto per iniziare la terza settimana di dieta.
La bilancia dice che ho già perso 900 grammi. Il metro dice che un paio di centimetri sono stati eliminati dal giro vita. Per me che non ho tempo [e nemmeno tanta voglia] di fare dell’esercizio fisico, è un risultato che mi spinge a continuare. E mi dice che sono sulla buona strada.
Intanto ho pianificato il menù per la prossima settimana.
Cerco di variare gli alimenti per non annoiarmi e non perdere di vista l’obiettivo.
Senza dimenticare di gratificarmi la domenica, con un buon pranzo e anche un dolce.
Dopo la gravidanza e il periodo dell’allattamento rimettermi in forma è un modo per volermi bene e per guardarmi di nuovo allo specchio senza chiedermi chi è quella donna che non riconosco.
Pronta per la terza settimana!
Ciao! La tua dieta mi ricorda molto quella che ho seguito per anni, tra i 19 e i 23. All’inizio tutte quelle misure mi davano la sicurezza che sempre mi danno le regole e l’ordine, poi mi sono state strette. Alla fine, come umore e come miglioramento fisico, mi sono trovata meglio con la dieta prescrittami da un biologo nutrizionista, che non mi ha imposto quantità, ma tipologie di cibi e momenti differenti di assunzione. Comunque, essendoci passata e dovendo (immagino) ripassarci nel post gravidanza, hai tutto il mio sostegno. Stare bene con il proprio corpo è un obiettivo importantissimo. Un bacio!
Sono in una fase in cui mi vedo grossa (non grassa, grossa a livello addominale) e conoscendomi so che quando non mi piaccio invece di darmi da fare, mi dico che non posso farci niente. Nel caso specifico, mangio come se non ci fosse domani.
Le quantità, all’inizio, sono un modo per “prendere le misure”. Avendo già fatto questo tipo di “dieta” so che dopo un mesetto, preso l’occhio su tipo di alimenti e quantità, non ho più necessità della bilancia. Ma dello schema appeso al frigo si, perché la costanza non è mai stata una mia qualità.