Alice: “Per quanto tempo è per sempre?”
Bianconiglio: “A volte, solo un secondo”.
(Lewis Carrol)
Quando ho compiuto 36 anni raccontavo a tutti che ormai mi allontanavo un po’ più dagli -enta per avvicinarmi pericolosamente agli -anta.
E adesso che varco la soglia degli -anta lo faccio in punta di piedi.
Sono in buona compagnia in questo traguardo: Charlize Theron, Drew Berrymore, Kate Winslet, Angelina Jolie [ho la sua età…da non credere], Milla Jovovich, Natalie Imbruglia, Martina Colombari, Asia Argento…
E pensare che ho sempre immaginato le quarantenni un po’ Signorina Rottermeier e un po’ Tata Lucia, insomma dall’aspetto datato e l’atteggiamento serio e responsabile.
Sarà che da quando ho memoria, il mondo dei grandi mi è sempre apparso tetro e serio, un mondo opaco e spento. Per paura di crescere mi sono rifugiata in un mondo tutto mio, e al tempo che passava ho sempre applicato regole personali, seguendo alla lettera l’intuizione di Einstein per cui “il tempo è un’illusione”.
Complice Madre Natura che mi ha donato un DNA che invecchia piano, restituendomi allo specchio un’immagine sfalsata, sempre più giovane rispetto alla data riportata sulla carta d’identità e a quella che sento dentro.
Mi sono sempre immaginata arrivare a questa età single [trad. zitella], con qualche gatto, un buon lavoro. Immaginavo di festeggiare fra fiumi di prosecco, protagonista di una qualche festa memorabile [come memorabili sono stati i festeggiamenti per il mio quarto di secolo].
E invece sono circondata dall’affetto della mia famiglia poco convenzionale, per questa tappa mi sono regalata un nuovo tatuaggio, e festeggerò l’ingresso nei “favolosi quaranta” partecipando alla festa di benvenuto dell’asilo nido del mio bambino.
Quarant’anni festeggiati pericolosamente.
Un commento su “Tanti auguri a me”