Sono una ex-ragioniera, e al sito dell’INPS sono iscritta dal primo giorno in cui è stato possibile poter accedere alla propria situazione contributiva senza dover recarsi alla sede più vicina. Premetto quindi che ero informata già da prima che nascesse Niccolò della possibilità di ottenere 300 euro da spendere o per iscrivere il proprio bambino al nido, o per assumere una baby sitter. Il contributo non coprirebbe tutte le spese, ma è un aiuto.
Accantono l’idea di fare domanda a quando rientrerò al lavoro, considerato che il contributo viene erogato in sostituzione della maternità facoltativa [i 6 mesi aggiuntivi alla maternità obbligatoria con retribuzione al 30%]
Niccolò nasce il 27 febbraio, il 27 Maggio sarei dovuta rientrare al lavoro, decido di concedermi [concederci] un mese di facoltativa e rientro in Luglio.
Proprio in estate i giornali e i siti rimbalzano la notizia della possibilità di ottenere il voucher, e ne parlano anche al telegiornale. I toni sono quelli della sconfitta: lo stato vuole aiutare le neo-mamme lavoratrici, tanto bistrattate, ma loro, distratte e poco informate, lasciano che questi soldi rimangano inutilizzati.
A fine Luglio, prima di partire per le ferie, decido di connettermi al sito, indagare ben bene per scoprire se sono in possesso dei requisiti e presentare la domanda.
Primo intoppo: il PIN in mio possesso per accedere al sito non mi permette nemmeno di visionare il bando. Un avviso a monitor mi comunica che devo cambiarlo in PIN DISPOSITIVO. Per farlo devo stampare un modulo, compilarlo, firmarlo e, meno male, fra le modalità di invio c’è anche quella di scansionare il tutto, allegare un documento di identità ed attendere.
A fine Agosto rientro dalle ferie ma del PIN DISPOSITIVO nemmeno l’ombra. Chiamo il call center che mi suggerisce di provare ad accedere e magicamente scopro che il PIN è rimasto invariato, ma mi hanno solo dato l’accesso ad un livello superiore, come nei migliori giochi di ruolo.
Finalmente posso visionare almeno il bando. Clicco sulla pagina di interesse e … secondo intoppo: un pop-up mi avvisa che non c’è nessun bando attivo.
Leggo con attenzione il bando e non trovo né il limite ISEE per poter accedere, né una eventuale data in cui questo bando si riapre.
Considerazione: posso comprendere che non si possa presentare domanda per il contributo dei 300 euro per l’iscrizione ai nidi d’infanzia, regolamentati da una tempistica di domanda e graduatoria che parte da Marzo/Aprile, per iniziare in Settembre.
Ma che io non possa richiedere il voucher baby sitter nel momento in cui mi serve, ovvero nel momento in cui io sto rinunciando alla maternità facoltativa per poter tornare al lavoro, lo trovo inconcepibile. Quando potrò richiederlo?
Non si sa. E non me l’hanno saputo dire nemmeno i due operatori del Call Center Inps contattati in questa ultima settimana.
Provo una e-mail e poi vi aggiorno.
Un commento su “I voucher nido e baby sitter: la solita storia all’italiana”