E quando ormai manca poco che il tempo sembra inchiodarsi alle lancette che camminano piano, invece di galoppare verso un nuovo giorno e verso un nuovo inizio.
“Avere molto tempo” non si traduce sempre in “fare tante cose”.
Anzi.
Nel mio caso “avere molto tempo” si è tradotto in “generare troppi pensieri”.
E spesso sono malsani.
Poi arriva un regalo inaspettato. Un regalo di carta. Da parte del mio fratellino, che ormai è grande, ma che per me rimarrà sempre il piccolo della famiglia. E mi rasserena.
Viviamo lontani da sempre. L’ho visto crescere a distanza. Ci siamo conosciuti da grandi. E la maggior parte delle volte parliamo di cose leggere, ridiamo e lasciamo che il tempo passato insieme si riempia di chiacchiere alcoliche, spesso stupide e inutili.
E invece.
Mi regala parole di carta che vanno dritte al cuore.

Dampyr – numero 164