I miei libri del 2013

Quando a settembre mi hanno comunicato che sarei stata messa in maternità anticipata, dopo il primo momento di smarrimento, mi sono detta che poteva essere l’occasione per leggere qualche libro in più, considerato tutto il tempo a mia disposizione. Ma ho scoperto che fra i vari sintomi la gravidanza regala anche tanta stanchezza [anche se in realtà hai passato tutto il giorno stravaccata sul divano], sonnolenza [sempre sul divano di cui sopra], e scarsissima capacità di concentrazione: non riesco nemmeno a seguire programmi come Quattro matrimoni o Nail Lab senza perdermi e ad un certo punto ignorare la naturale successione degli eventi.
Figurarsi leggere! Così in questo 2013 il numero di libri letti è crollato drasticamente [grazie Anobii che tieni il conto].

Quindi questo post sarà molto breve.

Io sono un gatto: ne avevo scritto appena finito di leggere, e direi che continuo a non comprenderlo.
Ma sicuramente è un mio limite.

Apocalisse Z: per una appassionata di horror come me, cresciuta a Lovercraft e King, che come tesi all’università ne ha scritta una sul cinema horror di exploitation fra Roger Corman e Edgar Allan Poe, avere una lacuna profonda sul tema zombie è una nota a demerito che andava cancellata. E posso assicurare che niente, ma proprio niente, mi spaventa più di una [im]possibile, [im]probabile, [ir]realizzabile e [in]verosimile apocalisse zombie.

Guida galattica per autostoppisti: ammetto di non averlo amato. Mi è stato regalato perché era mio desiderio leggerlo, tanto ne avevo letto bene in termini di recensioni entusiaste. Probabilmente il genere fantascienza non è il mio genere, e non lo diventerà.

I no che aiutano a crescere: in paranoia da bimboworkinprogress® volevo qualche aiutino, qualche spunto, qualche cosa insomma che mi aiutasse a ragionare sul mestiere di “mamma”. Poi me ne sono andata in analisi e invece di leggere certe cose lascio che me le dica da sola, discorrendo con una perfetta sconosciuta, mettendo a posto nei miei pensieri.

Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano: un racconto breve e intenso, che racconta di come Momo attraverso gli occhi e le esperienze del vecchio Monsieur Ibrahim impara a conoscere e ad amare il mondo e la vita.

Lo Hobbit: mi spiace deludervi, ma non sono una lettrice di J.R.R. Tolkien  dell’ultima ora. Ricordo ancora quello che mi disse il professore di italiano in quarta superiore, quando scelsi Il signore degli anelli come lettura dell’estate: – Io non sono mai riuscito a finirlo, scommettiamo sulla tua riuscita?-
Il libro allora non solo riuscì a finirlo, ma ne ho fatto una seconda lettura una decina di anni dopo.
Questa invece è una lettura enormemente più semplice, che racconta di come e quando Bilbo Beggins trovò l’Anello del Potere, quello che poi diventerà il vero protagonista della saga successiva.
Una favola leggera, che ci presenta gli Hobbit, ci fa camminare insieme a maghi e nani, che ci presenta degli elfi non proprio raccomandabili, e che disegna la stirpe degli uomini avida e approfittatrice come sempre.

Ora ho in lettura 1Q84 – Libri 1 e 2 – Aprile – Settembre perché, nonostante tutto, senza leggere non ci so stare.

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2 commenti su “I miei libri del 2013

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