Stanotte ti ho sognato. Sentivo di provare per te tutta l’attrazione che puoi immaginare. Sentivo i brividi a fior di pelle solo nell’avvicinarmi, sentivo le mani tremare solo al desiderio di parlarti.
Ti ho inseguito per tutto il tempo in cui ti ho tenuto nel mio sogno.
Tu eri con qualche amico. Eravamo tutti dentro una casa, o era una baita, eravamo ad una gita, ma tu eri interessato solo a parlare e a ridere con i tuoi amici. E io ti guardavo, con la pelle che anelava un contatto, lo stomaco in subbuglio e un solo pensiero: baciarti. Anche solo di sfuggita. Un bacio di quelli sulle labbra, come i bambini.
A quel punto sono arrivati i tuoi figli. Ecco l’impedimento. Nel sogno hai dei figli. Due bimbi, di almeno 5 anni. E non sono i miei. A me i bambini non sono mai piaciuti. Ti stringono forte fra le loro braccia, e vorrei essere io a farlo.
Poi vai via, e io ti seguo. In un’altra casa, a dormire sul pavimento, sperando che tu te ne accorga e mi chiami nel tuo letto.
Mi agito sdraiata scomoda, avvolta in un asciugamano troppo piccolo. E ho freddo. Mi alzo. Sbircio dove sei. Chiacchieri e ridi con i tuoi amici, che hanno facce diverse, ma sono quelli di prima. E nel tuo letto c’è mia sorella.
Adesso è giorno, siamo in un locale a mangiare. Seduta al tavolo ti guardo attraverso il vetro, seduto all’aperto, mentre ridi con mia sorella al tuo fianco, che ti prende la mano. Mentre io aspetto ancora che tu ti accorga di me.
Poi ti inseguo ancora, in un parco. Sei ancora con i tuoi amici e baci mia sorella.
Mi sveglio sudata e del sogno mi rimane la sensazione di averti inseguito senza averti mai raggiunto.
Mi sveglio con la sensazione di vuoto dentro, incolmabile.
Fuori è ancora buio. Ha piovuto e l’aria è umida.
Non voglio uscire. Non voglio rimanere sola.
Molto romantico.
E complimenti per il coraggio nel raccontare una cosa così personale.
questo spazio è nato anche per questo, per raccontare quello che sento…e da grande vorrei fare la scrittrice di sentimenti.
E’ bellissimo… emozionante…
Scrivi da Dio!
E se scrivi così da bambina, chissà come scriverai da grande! 🙂
Sergio, la mancanza di tempo non è una buona scusa, ma sogno di avere tempo per poter scrivere le storie che mi girano per la testa. Un giorno brucerò i miei account FB e Twitter e [forse] ci riuscirò.