Ho amato la pellicola di Brian de Palma. Ho divorato in un solo pomeriggio il libro di Stephen King. Mi sono immedesimata nella protagonista tanto da desiderare [e sperimentare] i poteri telecinetici.
Ho visto la prima volta Carrie l’estate del 1984. Mi ero trasferita da poco e odiavo tutto del paese dove ero finita. Una televisione locale, con pochi mezzi ma tanta voglia di esserci, metteva i film in loop per l’intero pomeriggio. Salivo nell’appartamento in ristrutturazione mentre tutti dormivano, e in completa solitudine, vedevo e rivedevo il film, pomeriggio dopo pomeriggio, fino a che non l’hanno sostituito con qualche film di Pierino.
Sono molto legata alla pellicola del 1976, ma la regista Kimberly Peirce ha diretto un altro paio di film in maniera così cruda e dura, che le voglio dare fiducia.
E intanto aspetto.