Nonostante non gioisca del fatto di essere invecchiata di un [altro] anno, mi piace festeggiare il mio compleanno. Se poi [come quest’anno] ha la bella idea di cadere di venerdì, mi ha dato la scusa per festeggiare un intero lungo fine settimana.
Con un tasso alcolico che avrebbe fatto invidia a Karen Walker, e la compagnia della piccola iena che non solo ha cantato “tanti auguri a te” per tre giorni di seguito, ma ha interpretato ancora una volta alla perfezione i miei desideri [guardare per credere], direi che nulla poteva andare storto.
Ma.
A rovinarmi la festa ci ha pensato quell’impiegato postale che ha rubato il regalo che i miei genitori avevano pensato bene di spedirmi per posta. In un ufficio postale qualsiasi fra Avellino e Modena, qualcuno ha aperto il pacchetto quel tanto che bastava per far scivolare fuori dalla busta imbottita la collanina destinata ad allietare il giorno del mio compleanno. collanina che mia madre aveva tolto dalla scatolina del gioielliere e avvolta in un quadratino di stoffa.
Ovunque sia avvenuto il furto, hanno pensato di recapitarmi comunque la busta, con un buchetto in bella vista nell’angolo, che conteneva il biglietto di auguri.
Non mi rimane altro che ringraziare Poste Italiane per la sua politica sull’occupazione, che assume trimestrali malpagati e dal futuro incerto, che pensano bene di arrotondare a spese di quei quattro fessi che ancora si fidano dei loro servizi.