Cinquanta sfumature di grigio [non è una recensione]

cinquanta sfumature di grigio

La discriminazione verso i libri proprio non la capisco. Soprattutto: non capisco perché parlare male di qualcosa che non si conosce. Ed è con questo spirito che ho iniziato “Cinquanta sfumature di grigio”.

Potrei risparmiarmelo per almeno un paio di buone ragioni. La prima è che in rete si è ormai detto già tutto. E poi perché dovrei smetterla di leggere tutto quello che capita, dovrei incominciare ad avere un genere tutto mio, approfondendone la conoscenza. Ma la conoscenza si costruisce a piccoli mattoncini, non bisogna giudicare un libro dalla copertina, in ogni riga scritta può esserci una scoperta e bla bla bla…e me lo sono fatto prestare.

Sono arrivata solo a pagina 50, e lo trovo già una boiata pazzesca: dalla descrizione lui non è solo un uomo inesistente, è un uomo completamente da fantascienza. E lei? Non abbiamo bisogno che le donne vengano rappresentate in questo modo pessimo, abbiamo già secoli di storia da smaltire e una reputazione da mantenere.

Nell’estate dei miei 12 anni avrò letto almeno una trentina di Harmony, e questa trilogia, anche se meglio impaginata e più pompata, credo si possa sistemare sullo stesso scaffale. O forse nel camino.

Ma lo leggerò. Così da potermene pentire, prove alla mano, come per Il codice da vinci e Esco a fare due passi.

[A volte non capisco se sono più masochista o più qualunquista, e vi rimando a questo post, a cui forse mi dovrei ispirare].

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10 commenti su “Cinquanta sfumature di grigio [non è una recensione]

  1. Ricordo che in qualche altro tuo post io risposi che non tutto occorre leggere, anzi. Ti dissi che io non so come, ancora devo razionalizzare, riesco a capire se un libro è una boiata anche sfogliando qualche pagina in libreria o al supermercato al banco dei libri. Sarà ma questa “dote” secondo me è presente in tutti quelli che, come te e me, hanno letto moltissimi libri. Altro è se occorre leggere per lavoro, per recensire. Il buon Giampiero Mughini ebbe a dire: “io sono quello che ho letto”. Io mi ritrovo perfettamente in quella frase. E sono certo di aver saputo scartare molti libri mediocri. Sono certo, al contempo, di dover ancora leggere centinaia di capolavori o solamente libri “buoni” che per storia mi sono scappati o di cui oggi ne ignoro perfino l’esistenza. E non potrebbe essere altrimenti.
    E tu ti ritrovi nella frase di Mughini?

    1. mi sono fatta anche fregare dall’entusiasmo della collega che me lo ha prestato con sincero affetto, voleva proprio che lo leggessi. non sono riuscita a contrariarla. devo cambiare atteggiamento.

      1. non sbagli affatto. sbaglia verosimilmente la tua collega. a tutti è dato sfogliare libri, anche a me è capitato di sfolgliare il libro di mara venier. forse alla tua collega, lettrice di classici russi, sfugge la differenza tra sfogliare un libro e leggerlo.

  2. Incuriosita dal can can intorno a questi libri, ne avevo letto un brevissimo stralcio. Sufficiente a farmelo catalogare tra le “boiate pazzesche”, proprio come te. Forse qualche Harmony devo averlo letto anch’io, sicuramente mi sono rimpinzata delle storie di Intimità (in quelle fasi della vita soprattutto adolescenziale in cui leggi qualunque cosa ti passi tra le mani) ed erano meglio.

    1. anche mia mamma comprava Intimità e leggevo tutte le storie con avidità. Non rinnego il mio passato, anche quello ha contribuito alle mie conoscenze. sarà per questo mi definisco l’ultima romantica, ma sono anche molto cinica e realista quando si parla di ‘amore’. io credo che la vera novità di questa trilogia è che si sia sdoganato il tabù che leggere di sesso [esplicito] sia da gente pervertita. pensa a quante donne lo leggono in treno, in autobus, sotto l’ombrellone senza vergognarsi, come poteva accadere con la collana “pizzo nero”

      1. Io ricordo di aver letto Porci con le ali e non dovevo avere ancora vent’anni. Ok lo sdoganamento, anche solo per moda, e magari valesse anche per tanti classici erotici più e meglio delle “sfumature”.

  3. Giusto leggere qualcosa prima di giudicarlo. Ho fatto così con Volo… e pure con Moccia. 🙂

    1. vedo che di lettori masochisti ce n’è in giro un bel po’ . a parte gli scherzi: sto maturando l’idea che il livello dei libri si stia abbassando proprio per arrivare a quanta più gente è possibile, ribaltando l’idea che invece un buon libro debba aiutare a migliorare il lessico e il pensiero di chi lo legge. il consumismo applicato alla letteratura.

Sono curiosa di sapere cosa ne pensi

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