Degli ultimi 4 post, tre parlano del terremoto. E poi non ho più scritto nulla. Ho saltato la scadenza di un concorso letterario a cui avrei voluto partecipare. Ho scritto il mio articolo di esordio per un magazine on-line talmente male che il pezzo non è stato pubblicato.
cosa mi è successo?
Ho dormito male.
Ho vissuto nell’ultimo mese con la sensazione che il divano ondeggiasse. E anche il letto.
Sono rimasta seduta alla scrivania del mio ufficio con la paura che succedesse ancora di dover correre in strada [con quale scopo ancora però non l’ho capito].
Ho pensato che dovrei smetterla di parlare sempre del sisma.
Ho letto però che parlarne è terapeutico. Aiuta ad elaborare l’accaduto.
Ed è partendo da questo suggerimento che è nato TerreMOti racconto: una raccolta di storie, di sensazioni, di impressioni attraverso parole e immagini del terremoto che ci ha colpito così duramente.
In compagnia di Isabella e Massimo invece che scrivere negli ultimi 15 giorni ho letto tanto, perché tante sono state le storie che ci avete spedito. Fate un salto, andate a leggere anche voi, non ha importanza chi ha scritto, sono tutte storie vere… e alcune fanno venire i brividi.
Non vedo l’ora di leggerne ancora.