Magnifica presenza [Ferzan Ozpetek]

Magnifica presenza

 

[magari mi sbaglio]

A me questo “Magnifica presenza” ha ricordato un po’ la presenza ingombrante della “Happy family” di Salvatores, mescolato alla presenza romantica e melanconica dei “Fantasmi a Roma” di Pietrangeli.

Detto questo, Ozpetek invade il campo del soprannaturale e sembra voler raccontare di quei “fantasmi” ben più reali con cui ognuno di noi si confronta ogni giorno. E da cui tenta in qualche modo di liberarsi.

Mentre con Mine Vaganti c’è stato il colpo di fulmine, e Saturno Contro lo rivedo sempre volentieri, questa storia non l’ho capita. Forse a tratti è troppo caricaturale, barocca ed eccessiva. Ho trovato sgradevoli  i 12 minuti [quanti sono?] in compagnia di Platinette.

Non mi ha emozionato questo film. Credo di aver bisogno di almeno una seconda visione per poter decidere se mi è piaciuto o meno.

[Ovviamente se avessi più tempo, e non dovessi anche lavorare, mi lascerei andare ad una analisi vera e concreta del cinema di Ozpetek. Forse per quando sarò licenziata.]

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