[magari mi sbaglio]
A me questo “Magnifica presenza” ha ricordato un po’ la presenza ingombrante della “Happy family” di Salvatores, mescolato alla presenza romantica e melanconica dei “Fantasmi a Roma” di Pietrangeli.
Detto questo, Ozpetek invade il campo del soprannaturale e sembra voler raccontare di quei “fantasmi” ben più reali con cui ognuno di noi si confronta ogni giorno. E da cui tenta in qualche modo di liberarsi.
Mentre con Mine Vaganti c’è stato il colpo di fulmine, e Saturno Contro lo rivedo sempre volentieri, questa storia non l’ho capita. Forse a tratti è troppo caricaturale, barocca ed eccessiva. Ho trovato sgradevoli i 12 minuti [quanti sono?] in compagnia di Platinette.
Non mi ha emozionato questo film. Credo di aver bisogno di almeno una seconda visione per poter decidere se mi è piaciuto o meno.
[Ovviamente se avessi più tempo, e non dovessi anche lavorare, mi lascerei andare ad una analisi vera e concreta del cinema di Ozpetek. Forse per quando sarò licenziata.]