tu chiamala pure fortuna

cartomante

Succede che quando dico che non è molto che lavoro per una PA mi si guarda come una specie di miracolata, come se avessi vinto una sorta di lotteria.

Soprattutto chi mi ascolta parte sempre dal presupposto che prima avessi una situazione lavorativa precaria.

Cosa assolutamente errata.

All’inizio spiegavo che non era così, che prima di questo avevo un buon lavoro a tempo indeterminato, che ho cambiato nella speranza di migliorare la mia situazione, non perché spinta dalla disperazione.

Ora mi sono arresa. Che pensino quello che gli pare.

So solo che se prima ci mettevo solo 13 minuti di treno per arrivare al lavoro, oggi se tutto va bene ne ce metto 90, a meno di scioperi, ritardi e qualsiasi altro accidente possa capitare sulla linea treni che mi porta a Bologna.
E questo solo come antipasto.
Perché poi i posti di lavoro sono tutti uguali, comprese le rogne e i colleghi e il capo.
Ma ormai non giustifico più nulla. Mi sento molto il Troisi di Ricomincio da tre: mi arrendo al luogo comune.

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7 commenti su “tu chiamala pure fortuna

  1. @diabolik per esperienza diretta, senza ombra di dubbio, posso affermare che il problema delle PA sono le persone che lavorano nella PA. il vincere un concorso non viene visto come punto di inizio, come quando si viene selezionati in una azienda privata, ma lo si percepisce come un punto di arrivo. la cosa che poi mi ha dato più fastidio in questo anno e mezzo, e ancora accade, è quell’atteggiamento di chi, pur non piacendogli il posto di lavoro che condividiamo, mi liquida con un “però, con i tempi che corrono, sei stata fortunata perché questo è un posto sicuro”. se rifletto bene, anche quello di prima era un posto di sicuro. e avevo fatto in modo di renderlo più sicuro lavorando bene. in caso di riduzione personale per crisi avrei avuto un’arma in più, cioé la mia professionalità. e alla fine dei conti, con le nuove direttive della PA in caso di esuberi del personale, magari il posto non lo si perde, ma si può essere sbattuti a casadidio, anticamera delle dimissioni. insomma: cosa cambia?

  2. non solo nelle PA ! Anche da noi il problema non e’ chi comanda ma chi lavora e coltiva il proprio orticello senza pensare ad essere vicino agli altri dipendenti pensando che se succede qualcosa ad un altro … tanto non sono io !!!!!! E quando poi capita a te … chi ti aiuta ???? se ci fosse unita’ di intenti e supporto a chi viene vessato …

Sono curiosa di sapere cosa ne pensi

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