Questo film è esattamente quello che mi aspettavo: il remake di un classico della mia adolescenza, realizzato con effetti speciali migliori.
La narrazione ricalca il classico da cui è tratto: lo studente Charlie Brewster (Anton Yelchin) è un ragazzo che, dopo aver rinnegato il suo passato da nerd, ha tutto: molte amicizie ed esce con la ragazza più sexy della scuola. Litiga anche con il suo migliore amico Ed (Christopher Mintz-Plasse), il classico “perdente”. Ma i problemi arrivano quando arriva il nuovo vicino di casa: l’intrigante sconosciuto Jerry (Colin Farrell). Sembra un ragazzo in gamba, e con il suo comportamento inganna tutti, anche la mamma di Charlie (Toni Collette), ma c’è qualcosa di poco chiaro. Dopo aver assistito a comportamenti particolarmente strani, Charlie ottiene le prove che Jerry è un vampiro. Incapace di convincere gli altri che quello che sta dicendo è la verità, Charlie deve trovare un modo per liberarsi del mostro, e lo farà in compagnia di Peter Vincent (David Tennant) un illusionista che millanta di saper uccidere vampiri.
Lo ammetto: sono andata a vedere il film per motivi che non c’entrano nulla con la pellicola. Prima di tutto è il remake de “L’ammazzavampiri” di Tom Holland, e chi come me è cresciuta con il “Zio Tibia Picture Show” e le notti horror di Italia1 (quando ancora trasmetteva film e la pubblicità non era così invadente), sa di cosa sto parlando. Nel remake è anche presente un cameo interpretato dal vampiro del film del 1985: l’attore Chris Sarandon interpreta una delle vittime del vampiro Jerry, interpretato da Colin Farrell.
Un altro motivo è che dopo lo strapotere nell’immaginario collettivo del vampiro gentile e dorato di Twilight, finalmente un vampiro come si deve: cinico, cattivo, crudele, e affascinante. Colin Farrell in questo non mi ha deluso: con uno sguardo affamato e beffardo, tipico del vampiro che gioca con il suo cibo, fa scappare più di un sospiro e fa desiderare di essere la sua prossima vittima.
Sempre in bilico fra horror-movie e commedia brillante, offre uno spettacolo all’altezza di quello che promette: un b-movie con trasformazioni mostruose in vampiri brutti e disgustosi.
Consigliato ai nostalgici.