Non è così banale e scontato fare delle cose che riescono bene e credere che si riuscirà sempre a replicarle altrettanto bene, raggiungendo sempre ottimi risultati. A me capita con questa cosa dello scrivere. Scrivo ormai quotidianamente, stando attenta, una volta inserita user e password corretta, allo stile da usare, perché scrivere non è mai una esperienza unica. Dipende per chi si sta scrivendo, di cosa si vuole parlare, quale messaggio si vuole condividere. Da un po’ di tempo a questa parte, considerate alcune vicissitudini, ho incominciato a dubitare delle mie capacità di scrittura, della mia abilità di raccogliere pensieri incorporei e ingabbiarli nella struttura di segni convenzionali inventati milleni fa. Ma le critiche, adeguatamente elaborate, aiutano più dei complimenti.
E più dei complimenti, iniettano fiducia i fatti.
Tutto questo per dire che domani mattina incontrerò Massimo “Bonfa” Bonfatti al tavolo di un caffè per fare due chiacchiere sulla riedizione del suo fumetto Leo Pulp. Quindi parleremo di noir, di cinismo e di omicidi. ma anche di fumetti, di creatività e di Cattivik, uno dei miei personaggi preferiti.
Preparo qualche domanda, che in sua compagnia presa dall’emozione, ho paura di non riuscire nemmeno a ricordare come mi chiamo.
bello! cattivik è un mio idolo sin da bambino !
e il suo disegnatore è una persona squisita.
Che bellissima esperienza!Mi piace molto il tuo blog (rispetto a molti in cui non leggi nulla ma sono solo gran foto..) per questo ti chiederei vi venire a dare un’occhiata al blog che ho appena aperto…dimmi che ne pensi e magari dammi dai consigli!
Grazie di cuore!xoxo S.G.