La puntata di stasera 10 aprile di Report dal titolo Il prodotto sei tu è stata costruita in maniera un po’ maldestra. Toppi argomenti buttati dentro alla rinfusa, tanto che nemmeno io, che (credo) di avere una certa dimestichezza con la rete, non ho ben capito come si è passati dalla pericolosità dei social network alle scomode verità di wikileaks.
Eppure era partita bene, perché quello che è scontato per chi usa continuamente i social media non lo è per la maggior parte delle persone. L’utilizzo da parte di società private dei dati immessi in maniera spontanea dagli utenti non è esattamente la prima cosa che si pensa iscrivendosi a facebook .
Come non è un valore condiviso non far conoscere il proprio indirizzo o numero di telefono.
Come in tutte le cose dipende molto dallo spirito con cui le cose vengono fatte e dalle intenzioni di chi c’è dietro alle società informatiche. E non credo che la trasmissione abbia fatto del terrorismo, né abbia screditato nessuno, solo cercato di aprire un po’di occhi. non capisco perché va bene per altre cose e per la rete no.
Ee la tanto democratica rete subito prende le distanze, gridando al complotto e rifiutando il dialogo. Ricalcando il comportamento che tanto non si sopporta di quelle istituzioni che si tenta di cambiare.
Non mi sembra che la rete rifiuti il dialogo, al contrario… basta cercare l’hashtag #noidisponibili
ieri sera ho letto solo delle gran critiche. e tutti a prendere le distanze dalla trasmissione. è stata fatta male, non lo nego, ma non così male come la si dipinge. per chi non è dentro al meccanismo certe dinamiche non sono affatto chiare.