Avevo detto: apro queste due maledette scatole e butto via qualcosa… magari tutto.
Cosa vuoi che ci sia da conservare dopo tanti anni?
Ho sparso tutto sulla tavola, per avere una visione di insieme e decidere se era il caso di conservare qualcosa. Poi ho cominciato a leggere…si, perché dentro quella maledetta scatola ci sono tutte le brutte copie dei temi dalla seconda media al diploma. Il primo racconto scritto per partecipare al mio primo concorso letterario. E ho capito che in quelle due maledette scatole c’ero io.
O almeno: una versione di me che non avevo nessuna intenzione di farne materiale da riciclo.
Soprattutto ho capito che dentro c’erano già solo le cose che ho ritenuto più importanti:
- il biglietto del primo concerto di Ligabue.
- la sciarpina di un concerto di Vasco.
- i biglietti di auguri, ma non tutti tutti, solo quelli di alcune persone.
- i biglietti per le discoteche di Rimini e Riccione dove sognavo di andare, e dove non sono mai stata, ma che qualcuno continuava a spedirmi, uno a settimana, per continuare a farmi sognare.
- ci sono collane, schede telefoniche e cianfrusaglie accumulate negli anni in cui ero convinta di dover spingere sempre al massimo, che chissà se esiste un domani.
E poi decine e decine di scontrini, biglietti di autobus e treni, di musei e opere di interesse archeologico, metodicamente divise per viaggio, ognuna con la sua busta con annotata la data.
Quanti sono saliti sul “cupolone” di Roma o su quello di Firenze? È più facile che siate saliti sulla torre Eiffel o sulla Statua della Libertà.
E per ogni viaggio un appunto, un ricordo, una frase.
Non posso buttare via niente. Ho diviso i ricordi in due scatole separate, di quelle belle, quelle dell’Ikea argentate, e le ho messe in cima ad un armadio, sicura che la prossima volta che le aprirò sarà solo per fare un tuffo nei ricordi e non per buttare via il mio passato.
io lo faccio ogni tanto, ho un paio di scatole ed alcune buste… è la mia vita imbustata 🙂
tengo tutto o quasi. solo una volta, preso da un eccesso di rabbia e tristezza (ne ho parecchiucci) ho bruciato ben 6 diari dove scrivevo tutto nella mia adolescenza… 🙁
nooooo…bruciare mai. magari mettere via sul ripiano più alto che c’è. oppure fare come me, che ho messo circa 6 anni della mia vita in alcune scatole riposte in soffitta, e una infiltrazione di acqua ha fatto buttare via tutto.
Bel blog, e gran bella grafica, complimenti.