25 novembre 2010 giornata internazionale contro la violenza alle donne.
Salgo sul treno con il fiatone ed è la scusa per un uomo over 50 di sorridere e attaccare bottone. Alla discussione su quanto sia desolante e difficile la vita del pendolare si accoda un ragazzo sui trentanni che, come noi, è in piedi nel disimpegno della carrozza.
E da come siano poco efficienti i treni l’uomo over50 passa subito a criticare il governo e le sue scelte in materia di politica economica che poco aiutano a far navigare in maniera agevole il paese Italia nel mare nero della crisi mondiale (diventato lo sport nazionale, riuscirò prima o poi a trovare qualcuno che questo governo l’ha votato e non si vergogna a dirlo).
E in un passaggio di cui non ho capito il nesso, si lagna del fatto che il nostro presidente del consiglio può permettersi di dare adito a voci che lo vogliono frequentare prostitute, e poi il governo vara una legge (?) un decreto (?), qui le cose si fanno oscure, per normare la prostituzione “in strada” ma non quella “in casa”. E secondo lui non era corretto perché così, come al solito, si colpisce la fascia più povera della popolazione, impiegati, pensionati, che non possono più permettersi uno svago ad un prezzo decente, che in casa costa di più.
Il ragazzo trentenne ha annuito con il capo, e l’over50 ha incalzato il discorso suggerendo anche la soluzione (ve la faccio breve) ovvero, in poche parole, di normare la prostituzione in casa in modo da avere prezzi equi.
Ho suggerito che più che normare le donne che si prostituiscono, bisognerebbe normare i clienti delle donne che si prostituiscono, considerato che la maggior parte delle donne coinvolte nella mercificazione del proprio corpo sono donne sfruttate, truffate, picchiate, ricattate, ridotte in schiavitù.
Il trentenne ha obiettato che non si può eliminare il mestiere più antico del mondo: concetto maschilista, coniato sicuramente da un uomo, portato avanti da una società maschiocentrica.
Ma l’over50 aveva già la sua storiella. Ha conosciuto personalmente una donna (rumena, che quando si tratta di comprare del sesso il razzismo magicamente è un problema che non ci tocca), che “piuttosto che pulire i culi dei vostri vecchi a 800 euro al mese, preferisco svuotare palle a 800 euro a notte”.
E per mia fortuna il viaggio è finito.
vomito.
sono ancora nauseata (giuro)
capisco e ti do’ ragione sul fatto che non ci vorrebbero i clienti, hai ragione a dire che noi maschietti siamo veramente stupidi, pero’ al di la di queste bellissime e giustissime parole sulla stoltezza della gente maschile il problema esiste e visto che la cosa non si riece a debellare tanto varrebbe legalizzarla … almeno ci sraebbero dei controlli e
diabolik “e…” cosa? ti hanno chiamato per un intervento urgente? 😉
la legalizzazione aprirebbe altri problemi, anche in olanda stanno chiudendo il quartiere a luci rosse, qualche motivo ci sarà. rimango dell’opinione che bisognerebbe insegnare ai bambini maschi che non tutto è in vendita, e che quando non riescono ad ottenere del sesso non è corretto comprarlo.
quindi la soluzione da te ventilata quale sarebbe ??? perche’ poi dopo tutte le giustissime dichiarazioni etiche si deve poi essere operativi … qual’ é la soluzione ??? dopo aver deplorato e magari colpito, sanzionato chi va a prostitute come la risolviamo ???? :-))