Credo che il motivo per cui ci bombardano con messaggi promozionali di alcuni film o alcuni libri, mentre altri prodotti rimangono nelle nebbie, dipenda esclusivamente da cosa decidano sia meglio per noi.
Benvenuti al sud il film con Bisio e Siani, è uno di quelli. Vorrebbe essere il remake di Su al nord, il film francese che tanto mi aveva divertito, ma di film italiani in cui si ride alla leggera dei luoghi comuni del sud e dei suoi abitanti siamo abituati da una certa cinematografia, che spesso ci calca anche la mano. E poi che al sud tutto sommato si sta bene non credo che debba essere un film ad insegnarlo.
Non so in francia quale sia il luogo comune più duro da sfatare, ma considerato che in italia i flussi migratori sono principalmente diretti dal sud verso nord, la vera novità sarebbe stato confezionare un remake fedele all’originale. Provate voi a convincere un napoletano a fare a meno delle sue mozzarelle, un pugliese dei suoi taralli, un calabrese del suo pane. Sarebbe stato meglio raccontare di questo nord sconosciuto, che in linea di massima viene guardato con sospetto da chi deve andarci a vivere in cerca di un futuro migliore. Ma anche solo di un lavoro.
Ci avevano provato un po’ nel 1956 con Totò, peppino e la malafemmina a fare dell’ironia sul questo nord freddo, lontano e inospitale, presentandolo con tutti i suoi clichè, quello che alla fine si scopre essere semplicemente la solita italia.
Solo un po’ più a nord.
Ciao! interessante post, la penso come te.. io ho visto il film francese che menzioni all’inizio, carino dai..
@femminaperbene vedere dei film non è mai una perdita di tempo, però penso che per alcuni sia proprio una perdita di soldi produrli