Ultima notte in un luogo carico di ricordi.
Ci sono ricordi che prendono polvere. Salgo in soffitta e loro sono lì, chiusi nelle scatole in cui li ho riposti, con il coperchio ricoperto dalla patina del tempo che un soffio ben assestato cancella velocemente. E gli oggetti di un passato recente emergono un po’ sbiaditi ma interi. Spesso, rigirandomi un oggetto fra le mani, mi rendo conto di aver dimenticato il motivo per cui l’ho conservato. E l’oggetto, privato del suo carico emozionale, finisce nel secchio del pattume senza rimpianti.
Ci sono ricordi che prendono muffa. Una infiltrazione e i ricordi diventano una massa informe, nera e maleodorante. Impossibili da recuperare, e a volte nemmeno si capisce chi è ritratto in quelle che una volta erano foto e adesso sono incollate una all’altra in un’unico blocco. La muffa solleva dalla decisione di conservare o meno determinati ricordi. Senza ombra di indecisione vanno immediatamente cestinati. E tutto quello che non avevo mai avuto il coraggio di eliminare definitivamente dalla mia vita, causa intervento spore, facilita il transito di ricordi spiacevoli attraverso la rimozione definitiva.
Ultimo giorno in cui passerò accanto a case un cui una volta entravo come amica e in cui adesso non conosco più chi vi abita.
È tempo di tornare.
Mi sono riconosciuto ed emozionato in quello che hai scritto. Bellissimo.
dovrei lasciar perdere i ricordi e il passato
Anche io sempre ho giurato e spergiurato di non cadere più nella trappola del ricordo e del tempo che è stato….vorrei andare per sempre, andare e non tornare nei posti dove ho già vissuto.