Pago una persona per farmi dire cosa non mangiare e un po’ me ne vergogno. Sabato mattina mi sono alzata alle 7 per poter essere puntuale all’appuntamento con la mia aguzzina. E non mi interessa se mi dicono che non ne ho bisogno. 2 chili in più per me sono la rovina. Quando ne avevo il triplo in più lei mi ha aiutata. E adesso ci torno prima che sia troppo tardi. Mi dice l’ovvio, niente gelato, niente salsicce, niente aperitivi a base di prosecco, mi bacchetta e mi sgrida. Mi serve per evitare che i due chili si moltiplichino come per effetto di una pratica voodoo. Soprattutto che qualche vicino impiccione mi chieda se sono in attesa di un lieto evento.
E allora anche se fin da bambina non ho mai puntato sull’aspetto fisico e andare in palestra è una specie di tortura, mi metto a dieta a pagamento.
Ma da lunedì.
Stasera dico addio alle mie abitudini alimentari con gnocchi al sugo, roselline di carpaccio rucola e grana, e strudel di mele (come quello che mangiavo sempre a Praga).
Come diceva Rossella O’Hara: domani è un altro giorno.
Due Kili son due kili…. bisogna fare sacrifici in vista del costume…
Tuttavia…… i prossimi sabato sera sarai da evitare?
😉
e no! sabato sera vi aspetto. sono a dieta, mica agli arresti domiciliari in sciopero della fame.
Va benissimo, tuttavia, aldilà della tua dieta (e precisiamo Tua :-)) noi vogliamo per forza di cose portare un dolce, anche perchè ci serve la fotoricetta.
e io assaggio volentieri (e vaffanculo la dieta)