Ho visto abbastanza città italiane per poter confessare che Verona non mi è piaciuta per niente.
Contenta di averla visitata, che prima di criticare bisogna prima toccare, vedere, ascoltare, assaggiare. E non perchè manchi un bel centro storico. Ammetto che l’Arena ha un suo fascino: un vero anfiteatro romano sopravvissuto al tempo, alle guerre, ai piani regolatori, perfettamente funzionante. Il ponte scaligero celebrato dagli storici come “l’opera più audace e mirabile del medioevo in Verona”, detto anche ponte di Castelvecchio, su cui è ancora possibile passeggiare entrando nel magnifico castello medioevale, da cui il nome del ponte. E l’abilità di creare un falso storico partendo dal romanzo di un illustre straniero, con tanto di negozi dedicati che attraggono migliaia di stranieri.
È solo che sono stata a spasso per il centro giusto un paio d’ore, giusto il tempo di finire di pranzare, fare una passeggiata, bere qualcosa di fresco, e tornare alla macchina, eppure sono riuscita ad assistere a due episodi che nemmeno nella ordinatissima e ligia Modena mi è mai capitato di vedere. Al passaggio di un’auto di polizia a passo d’uomo sul ponte vecchio, un poliziotto ha intimato ad un ragazzo di tirare giù la maglia che aveva arrotolato sulla pancia, e dopo nemmeno mezz’ora la cameriera del bar in cui ci siamo accomodati ha chiesto alla nostra amica di sedersi meglio – perchè lei sarà anche comoda, ma noi dobbiamo lavorare -.
Sorvolando sullo stato della periferia veronese, ho avuto l’impressione che l’ospitalità non è una delle caratteristiche di cui può vantarsi questa città. e l’arrivo della lega non deve aver migliorato le cose.
Se si svuotasse dai veronesi, Verona sarebbe una città veramente a modo. Ma bisognerebbe proprio scotoliarla a fondo… 😉
sai qual’è la cosa che mi ha lasciata perplessa? è che ci sono stata si e no un tre ore in giro per il centro e sono inciampata in persone così poco ospitali. non oso immaginare cosa significa viverci. a modena sono anche fin troppo rigidi (si racconta di una telefonata per far rimuovere con il carroattrezzi una bicicletta che ostruiva un passo carrabile) ma non mi è mai successa una combinazione di eventi così in così poco tempo.
va bè… mica ci devi ritornare per forza eh?
ps: quando scendi per le vacanze?
>> “e l’arrivo della lega non deve aver migliorato le cose.”
Diciamo che la lega non è arrivata col treno, ma qualcuno l’ha votata. Non credo che i cittadini di quel posto siano tutti rincitrulliti. La lega è il partito del lavoro serio che purtroppo esiste solo al nord. Io sono del sud e qui al sud le cose vanno male perchè il lavoro è il privilegio di gente legata a politicanti, a massoni e ad ambienti opachi e ombrosi. Vorrei che l’italia fosse tutta leghista da marsala fino ad aosta. Vorrei che il lavoro fosse un diritto e non un favore. In calabria la giunta di sinistra ha affossato quella terra meravigliosa che ogni tanto torno a visitare. I calabresi avrebbero meritato di meglio. Speriamo che un vento leghista spiri in calabria e porti lavoro e meritocrazia non affari loschi e favori clientelari come ha fatto la giunta di sinistra.
pensa che sto proprio traducendo un testo che elogia la bellezza e la gente ospitale di verona!!!
annamo bene!
prof, bella verona è belllissima. di chi è il giudizio che stai traducendo?
@bk vacanze? con il mio nuovo lavoro appena iniziato? non credo che quest’anno sia una parola da contemplare nella mia estate.
Da veronese (non di centro ma di provincia) ti do ragione… e spero di non deluderti quando ti dirò (vista l’immagine che hai usato per il post) che la drammatica storia di Giulietta e Romeo, NON E’ UNA STORIA VERONESE!!! 😛
giulietta e romeo però sono ambientati a verona
[ciao piermatteo, che bello vederti qui…e scusa se ho appena moderato il tuo commento ma era rimasto incastrato in almeno 200 spam.]