Da oggi mi sveglio mezz’ora prima. Esco di casa mezz’ora prima. Prendo il treno mezz’ora prima. E mentre stamattina ero in treno ho estinto i lupi porta fortuna a furia di ammazzarli in nome di un rito che ha quasi intasato il mio cellulare.
Il nuovo lavoro è come il vecchio, solo che è nuovo e non lo so fare. La cosa che mi ha veramente rallegrato è stato rendermi conto che la scrivania non è corredata di calcolatrice. Da oggi non sarò più “la ragioniera”.
Da oggi lavoro 4 ore in meno a settimana. Esco mezz’ora prima da lavoro. Arrivo mezz’ora prima a casa. Mentre ero in treno mi si è seduto accanto il dubbio. E ragionavo con lui se ho fatto la scelta giusta.
Due cose però le ho chiare: la primavera è una stagione in cui è veramente difficile imbroccare come vestirsi senza battere i denti dal freddo o sudare come ai tropici. E soprattutto non metterò i tacchi per i prossimi 6 mesi. A meno che non sia strettamente necessario. [maledetti sanpietrini.]