La prima indiscrezione su Avatar la piccola iena me l’ha inviata via mail circa due anni fa. A cui aggiungo gli ultimi sei mesi di martellamento mediatico sul film evento dell’anno.
Il film che tutto il mondo ha già visto, tranne noi e la parte italiana della Svizzera (pare per non fare concorrenza sotto Natale al cinepanettone di De Sica e alla favoletta di Pieraccioni) è oggettivamente una visione imperdibile, se non per la storia, per ammirare le frontiere dei film di animazione.
Mi preparo prenotando il film venerdì sera (15 gennaio) perché il sito dell’Emiro di Rubiera dove ho deciso di andare a vedere il film mette a disposizione le prenotazioni solo nel momento in cui i film sono in programmazione. Vivo il week-end in funzione di questa domenica pomeriggio, quando alle 18 stravaccata sulla poltrona extra large della sala con gli occhialoni in 3D mi godrò il film evento dell’anno: Avatar.
Programma che non aveva fatto i conti con l’imprevedibile destino. Arrivare in cassa alle 17 (dopo aver cercato parcheggio per circa 20 minuti) e sentirmi chiedere oltre al numero di posti prenotato, la sala, l’orario e il film, anche l’USERID con cui mi sono registrata. Rispondo che non ce l’ho, che non me l’hanno mai chiesta, che ho prenotato, ho diritto a quel posto. Ma la cassiera non sente ragioni, elogia quella dietro di me che ha stampato la prenotazione invece di ricopiarla su un foglietto di carta come me e mi ignora.
Non cerca una soluzione, non mi viene incontro, e soprattutto: non mi vende altri biglietti, non mi vende i miei prenotati… -se non li ritiro io quei posti risulteranno vuoti – cerco di ragionare. Ma la cassiera è inflessibile. E alle 18 sono alla mia videoteca preferita a ritirare “L’ anticristo“ di Lars Von Triers.
Giuro che il prossimo film che andrò a vedere sarà al Victoria a Modena.
Tanto adesso posso scegliermi i posti che voglio on-line anche con loro.
Ti posso assicurare che nonostante tutta la tennologia e la buona volontà di questo mondo è stata sufficente per riuscire a vedere questo we Avvattarius al Victoria.
Saluti
dopo la delusione dell’Emiro abbiamo provato al Victoria ma erano rimasti solo posti in prima fila, ma non è teatro 😀
la scelta di ripiego dell’Anticristo cos’era? una velata bestemmia?
#fabio un po’ si, ma l’ho affittato per davvero 🙂