Anche quest’anno, fra crisi e smentite, dicono che arrivi il Natale. Appuntamento che coincide anche con un periodo pre-natalizio in giro per centri commerciali alla ricerca di oggetti belli ma funzionali, che possano piacere ma che non costino troppo per poter rispettare il tradizionale scambio di regali la notte del 25 dicembre.
Il tempo che io e la piccola iena passiamo all’interno dei negozi alla ricerca del regalo perfetto ci nausea al punto che per tutto il resto dell’anno è difficile che frequentiamo questo ameni posti per puro intrattenimento.
Per allietare le ore fra manichini, commesse e merce sbrilluccicosa in maniera snervante la piccola iena si improvvisa paladino della cultura da diffondere.
Da novello censore passa in rassegna tutti gli scaffali di libri e in barba alle case editrici e agli ordini di scuderia decide chi merita visibilità: così finisce che il libro di Bruno Vespa venga nascosto dietro il più innocuo Fabio Volo , o che la storia dell’illuminazione di Paolo Brosio venga sepolta dall’ultimo romanzo di Isabel Allende.
E non solo
Anche il reparto musicale merita la sua opera di restyling: nel cestone delle mega-offerte ha salvato i Nirvana con il loro Nevermind (l’album più bello che hanno pubblicato), l’ultimo dei Coldplay, i successi di Rino Gaetano e sullo scaffale principale e illuminato e strombazzato sono magicamente “spariti” Gigi d’alessio, Marco carta, i Lost e la Amoruso.
Si sa: a Natale siamo tutti più buoni.
E se non è una buona azione questa.
Che Brosio e Vespa stiano nascosti non è poi così male… 😉 Il mondo può fare benissimo a meno di loro…
e questi sono quelli che ricordo…ti assicuro che l’opera censoria è molto accurata.
sono anch’io dell’idea che un po’ di sana “censura” (a posteriori eh!) non farebbe male ad alcuni pseudo-scrittori. ben venga il posizionamento arretrato!
ormai è una missione. non possiamo passare davanti a nessuno scaffale senza che l’opera di censura non abbia inizio. siamo i paladini della cultura.