Aderisco volentieri all’inziativa del presepe dei blogger 2010. A casa sono solita tirare fuori dalla scatola di latta decorata a neve e festoni le statuine in ceramica essenziali per la riuscita di un presepe: Giuseppe, Maria e bambinello, asino e bue, pastore con pecora, i tre magi. Li appoggio su un centrino all’ombra di un abete natalizio alto in proporzione.
Sacro e profano mescolato per non far scontento nessuno.
Ma quando ho materializzato l’idea che potevo ottenere la statuina di Elisabetta Canalis ho subito aderito all’iniziativa di kblog [non esiste più] e presentato la mia istanza di adozione.
Elisabetta Canalis gode di tutta la mia stima ma soprattutto di tutta la mia invidia (e non lo nascondo). E non perchè pur non avendo particolari doti balla, sfila, recita e spende in un’ora di shopping quello che io guadagno in un mese. Non avendo mai sognato una carriera nel mondo dello spettacolo non posso invidiare quello che non ho nessuna intenzione di fare.
Questa donna è riuscita a mettersi al fianco l’uomo single più bramato dal mondo femminile occidentale conosciuto, senza la zavorra del maialino (che a quanto pare ne ha fatte scappare parecchie), che le permette di accedere a luoghi e manifestazioni altrimenti per lei irraggiungibili. È ricco ma non sembra snob, è famoso ma passeggia a Laglio, è ben stagionato ma non vecchio. E se anche fosse gay (come si vocifera) lei è riuscita ad ottenere tutto questo senza nemmeno l’impiccio di doversi inventare il mal di testa per non dovergliela dare.
Se non è stata brava lei.
Photo by Daniel Sandvik on Unsplash
si, va bene tutto. però la canalis come pecorella… poi dice che uno pensa male (o bene, dipende dai gusti..) e tu che titoli “la pecorella in posizione! c’è un limite a tutto, cribbio!
😀
Prof cosa fa? Mi si scandalizza? 😀
Ammetto che ero tentatissimo pure io dalla Canalis….!
appena ho letto sul tuo blog dell’iniziativa non sono riuscita a trattenermi…era da un po’ che volevo l’occasione per esternare il mio punto di vista sulla storia eli/george.
La notizia del maiaiale proprio mi era sfuggita… senza il maiailino il povero clooney aveva bisogno di un altro animaletto rustico… il porceddu sardo…troppo scontato. Ha preferito la classica pecora :)un evergreen sempre alla moda 😉
Clelia
e poi la pecorella è più mansueta, il porceddu lo immagino più irrequieto, e lei ha l’aria da pecorella sacrificale.