Ci sono momenti come questo in cui vorrei credere in qualche dio. Mi basterebbe un santo, senza dovermi rivolgere direttamente al principale. Ci sono cose che solo un miracolo possono sistemare, e io che non credo in nessuna figura mistica non riesco ad addebitare la riuscita o la sconfitta a nessuno se non me stessa.
Non credere in nulla comporta questo piccolo effetto collaterale: sono io l’artefice di ogni cosa. Se una cosa andrà bene sarà solo merito mio o al massimo della fortuna, se va male l’amarezza della sconfitta sarà il sapore di molte settimane, fino a completa digestione, e se aspetto che si realizzi un desiderio…bè: devo solo aspettare. Nessun ammortizzatore dell’ansia: niente ceri, nessuna formuletta magica ripetuta al buio prima di addormertarmi, nessun fiore in nessun posto sortirà effetti magici.
Per adesso un pensiero fisso: avrei potuto studiare di più, essere più in alto in quella maledetta graduatoria. Bastava un posto, un solo posticino e adesso avevo già detto addio ad adolf e a tutta la compagnia.
La vita fa sempre dei giri strani, non siamo così in alto per poterli vedere. Ma sento che nelle cose che fai ci metti sempre il cuore.
Arriverai dove ti meriti. Abbi fiducia.
Bk
sto letteralmente rosolando a fuoco lento. qui dicevo che speravo si aprisse la bocca dell’inferno, adesso sono sicura di essere stata ammessa a pieno titolo in un girone infernale.