Il primo giorno di mare ad Ustica mi sono avventurata sugli scogli senza badare ai possibili tagli o ai pericolosi scivoloni, ignara di quello che può proliferare sulle rocce immerse in acqua di mare, abituata a spiagge di sabbia.
Ho immerso il piede tenendomi in equilibrio come un funambolo sulla corda: corpo teso e braccia allargate come il Cristo di Rio, reggendo in una mano le ciabatte che avevo usato per arrivare fin lì, ma che credevo in acqua superflue.
E … metto il primo piè … (faccia dall’espressione fra lo schifato e il disgustato) … imeghe … […] lumache senza guscio … metto il secondo piè … la sensazione è insopportabile … mi volto … vedo le persone sugli scogli che mi osservano e aspettano di vedere come me la cavo … senza scarpe e in equilibrio precario … e allora … scaquak … scaquak … scaquakscaquakscaquak … e mi lascio prendere dalla piacevole sensazione di non sapere che cosa sto calpestando.
Io e la piccola iena abbiamo tanto riso quando ho citato a memoria questa cosa saltellando sulle rocce come una capretta di mare .
E se avete voglia di ri-vederlo, o non sapete di cosa sto parlando, stasera 9 settembre 2009 intorno alle 23 su La 7 ci sarà Marco Paolini con Il Milione, quaderno veneziano.
Il racconto di una città vista con gli occhi di chi ci vive tutti i giorni e di chi la conosce da turista. Imperdibile.
Per la cronaca: il pomeriggio stesso, ad Ustica, ho comprato le famigerate scarpette di gomma.
[Marco Paolini mi scuserà per la libera citazione]
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