C’è stato un tempo in cui il mio unico passatempo era guardare film. Andavo anche al cinema da sola se non trovavo nessuno che mi accompagnasse. E con chi mi conosceva non facevo altro che parlare di film, generi, registi, attori, sceneggiature.
Ricordo un ragazzo che mi tampinava stretta, facendo finta gli interessasse tutto quello che gli raccontavo. Un po’ avevo creduto che nonostante i suoi studi in giurisprudenza potesse interessarsi ai miei racconti. E un pomeriggio l’ho portato al cinema a vedere Romeo + Giulietta. È stata l’ultima volta che l’ho visto. Sperava che nel buio di una sala cinematografica sarebbe finalmente riuscito a baciarmi. Quando ha capito che invece il film era l’unico motivo per cui ero seduta vicino a lui, prima si è addormentato e poi mi ha scaricata.
Su quella passione ci ho costruito il mio percorso universitario e ci ho scritto la mia tesi di laurea. La commissione era abbastanza annoiata e infastidita dal primo caldo primaverile. Appena ho introdotto l’argomento si sono rivitalizzati, forse solo per ascoltare dove volevo andare a parare.
Ho tentato un parallelo fra lo scrittore Edgar A. Poe e il regista di exploitation Roger Corman: due mondi distanti, due secoli differenti, unico punto in comune i film che il regista ha tratto dalle novelle di Poe. Il tutto condito con un po’ di sano horror, genere che da sempre è capace di terrorizzarmi tenendomi inchiodata alla poltrona.
Nonostante oggi faccio un lavoro assolutamente poco inerente alla premessa, continuo a fare in modo che il cinema con le sue suggestioni popoli la mia vita. E sarà che continuo a parlarne che la mia Piccola Iena mi ha fatto un regalo splendido.
Quello che vedete è il cofanetto in cui ha racchiuso la mia tesi dal master in floppy, passando per una micro-SD, fino al CD. Per non dimenticare. Per continuare a sognare.
Così mi è venuta l’idea di regalare anche a voi che passate di qua le suggestioni del cinema horror di exploitation, pubblicandola a puntate, ogni domenica un nuovo capitolo.
[aggiornamento: non l’ho mai fatto e credo che non vi annoierò]
brava, fai benissimo! la mia purtroppo è poco recuperabie invece, dovrei passarla all’ocr visto che ho solo il testo stampato e non più il cd (anzi i floppy)… sigh
ciao
anche io credevo di aver smarrito i floppy durante uno dei miei tanti traslochi senza sapere che invece la mia piccola iena li conservava gelosamente. Cosi’ quando ho esternato l’intenzione di pubblicarla se solo l’avessi trovata in formato elettronico … Ed eccola qui 🙂
Brava, una bella idea.
Noto che non sono l’unico sfigato che va da solo al cinema nel 99% dei casi.
non mi sento assolutamente sfigata per essere andata da sola al cinema. anzi: mi dispiaceva per chi rifiutava l’invito perchè si perdeva delle gran belle cose (o della gran belle cagate) a seconda del film.