Odio guidare. Non sono una ecologista, semplicemente ho avuto sempre un rapporto conflittuale con la mia patente di guida. Sono stata anche bocciata all’esame, e non alla teoria, ma alla pratica. Come Zanardi, ma nel mio caso non è il caso di vantarsene.
Eccomi allora la mattina spostarmi da Formigine a Modena con Gigetto, il trenino stile far west ad un binario solo. Che è tutto sommato comodo, tutto sommato idoneo alle mie esigenze, ma assolutamente poco economico.
Ho misurato la distanza casa-lavoro quando mi hanno adeguato il rimborso spese, sono esattamente 11 km. Il biglietto da casa mia all’ufficio costa 2 euro e 40 centesimi, che moltiplicato per il ritorno fa un costo esagerato, che neanche la benzina ai suoi massimi.
Ecco perchè qualsiasi studente maturato alla scuola superiore, se decide di frequentare l’università preferisce un gruppo di amici con cui dividere le spese dell’auto.
Ma dicevamo: troppo pigra per guidare la mattina corro spesso a perdifiato pur di non sorbirmi (in ordine di apparizione): traffico, vigili in agguato, semafori stagionali, il parcheggio impossibile.
Per me che poi vengo dal sud (per antonomasia arretrato) l”unico mistero riguarda la modalità di abbonamento. Da noi per abbonamento si intende una cifra fissa da pagare mensilmente che permette a chi lo possiede di salire su qualsiasi mezzo che copra la tratta prestabilita, potenzialmente da utilizzare tutte le volte che si vuole.
Qui per abbonamento intendono una tessera a scalare, da obliterare ogni qual volta si sale su un mezzo, che permette di usufruire di sconti variabili a seconda della cifra utilizzata.
Per intenderci: in una delle tante mattine che prendo il treno al volo non ho pagato. Il tempo che arrivo in stazione, ravano nella borsa, trovo la tesserina, la passo nel lettore, attraverso i binari, gigetto è già al capolinea.
Photo by Fabrizio Verrecchia on Unsplash
a bè non mi stupisco
tu paghi e loro non aspettano, non capita mai in italia
per il prezzo…
le ferrovie italiane sono care, ma care veramente
ma, malgrado il grosso guadagno, abbiam treni che fanno pietà
che schifo 🙁
#irish il trenino che uso io è di una ditta privata ma le cose non cambiano. tanto hai sentito il nostro presidente del consiglio: l’inquinamento è una invenzione dei comunisti 😉 quindi tutti in macchina! e se non si ha la macchina bisogna comprarla per mandare avanti l’economia. è tutto un imbroglio
Io invece con l’auto ho un buon rapporto di consuetudine(infatti soffro di mal di schiena) ma quando abitavo in città Gigetto l’ho preso qualche volta anch’io,per andare al lavoro.Mi ricordava quando da ragazzino andavo all’Edenlandia a Napoli e salivo sul trenino che faceva il giro del parco.Mancavano solo le sagome degli indiani e il sonoro della tromba del 7° cavalleggeri che arrivava a salvarci.Il trenino dell’Edenlandia però costava meno e mi divertiva di più.
tutti guidatori! io proprio non ce la posso fare
A me piace guidare…da sola, con Amedeo Minghi che mi sussurra canzoni d’amore! 🙂
Ehi, vado via per qualche gg.
Buona pasqua!
Un abbraccio forte Bk
buon viaggio e buone feste. a presto.