Sveglia. Pipì. Caffè. Latte+biscotti. Armadio. Prima di arrivare qui ero in perfetto orario sulla mia tabella di marcia.
Con questa temperatura non so come vestirmi: problema gravissimo capace di scatenare percussioni di tipo internazionale sull’andamento dei rapporti socio-economici degli stati mondiali.
Ho cambiato almeno quattro abbinamenti: pantalone largo con camicia e coprispalle. Cambio il coprispalle con un maglioncino. Ma fa caldo. Cambio il maglioncino e metto la maglietta con la cerniera. Cambio il pantalone e metto il jeans. E sopra? Tiro fuori la giacca di pelle: dopo essermi guardata schifata per 2 interminabili e critici secondi decido che è ora di buttarla. Giacca di velluto è la scelta di stamattina.
Guardo l’orologio ed è inesorabilemente tardi. Se non esco a meno un quarto precisa precisa non c’è dubbio che prenda il treno. E poi ho optato per i tacchi e con quelli non corro. Neanche per idea.
La mia piccola iena mi spia di sottecchi ridacchiando dei miei continui sbuffi e delle prove di vestizione.
– Mi accompagni? Ho perso il treno –
Ecco: la mia pigrizia sta assumendo proporzioni gigantesche. Sarà la primavera, sarà che lui mi vizia, ma credo che stasera mi convenga preparare in anticipo i vestiti per domani.
Domani a Modena blocco totale del traffico, se perdo il trenino altro che crisi internazionale, rischio multa spaziale.
Pur invecchiando non cambi mai……
Post frizzante, complimenti.
Saluti e baci
#massimo ma che bella sorpresa! che fai? compari all’improvviso e tocchi subito il tasto età? vienimi a trovare più spesso, davvero però!
ma io ti leggo sempre e con piacere.
Lo penso sempre che arriverà il giorno in cui scriverò la prefazione del tuo libro (chissà, magari ti faccio da editore ;-).
lo so che mi vuoi bene, ma per scrivere la prefazione di un libro prima di tutto bisogna scriverlo, e io continuo ad essere pigra e dispersiva.
e non cambiare discorso: ci inserisci in agenda per una pizza?