Sono un paio di giorni che non ho idee, qualsiasi cosa scrivo mi suona banale, se non addirittura brutta.
Cosa succede?
Succede che c’è qualcosa che non va. Non so cos’è. E se anche ci rifletto, individuo non un problema, un disastro o un malessere fisico. Solo una sensazione diffusa di insoddisfazione.
Allora anche solo indossare un vestito nuovo scaccia per un po’ il vuoto che sento sotto la scorza dura che il tempo e le delusioni hanno aiutato a creare.
Esco di casa di corsa, per non perdere il trenino, che di guidare non ne ho assolutamente voglia. Non tanto di mattina quando la sensazione è un misto di ansia e di fretta, trucco veloce e poi giù per le scale, quanto la sera, quando stanca non c’è niente di meglio che buttarsi su di una poltrona e laciarsi portare a casa.
E insomma, esco di corsa e camminando veloce verso la stazione, accendo l’i-pod e mi sembra un segno del destino. Daniele Silvestri canta Occhi da orientale, come una dichiarazione d’amore solo per me.
Allora tiro su la testa, sorrido e sento che saprò affrontare anche questo giorno nel modo migliore.
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proverbio giapponese (o cinese, boh… ma unno dei 2): Non sorrido perchè sia successo qualcosa di bello, ma qualcosa di bello succederà perchè sorrido!
Successe qualche tempo fa anche a me. Ero in una situazione quasi simile alla tua. Un viaggio in macchina, poca voglia di cose nuove, considerazione di macrocosmi. Poi ascoltai un brano dei Tiromancino: “Un tempo piccolo”. Cambiò qualcosa.
Saluti.
Fabio sti cinesi o giapponesi che siano stanno sempre un passo avanti
Ettore ma non dovevi essere in viaggio?
Sono in viaggio, ma porto il palmare sempre con me.
grande! e leggi me…mi sento molto onorata (davvero) abbronzati anche per me, ne avrei tanto bisogno di un po’ di elioterapia. poi mi racconti!
vabè, te la concedo… ma solo in prestito eh 😉
ci mancherebbe! ho tanti difetti, ma ladra mai 🙂 (e ringrazio per la gentile concessione)