A volte mi capita di leggere cose scritte da altri e di domandarmi, se per caso, l’autore non mi abbia conosciuta in una vita precedente.
È quello che mi è successo leggendo Apolide.
Scappa
fuggi, stella.
Fuggi il ricordo
le fiamme sono alte
così alte
che si vedono
anche da lontano
Corri veloce
verso il tuo orizzonte
verso quella Luce
che ora senti vicina
che devi solo
afferrare con la mano
Loro mangiano
loro succhiano
la preda
e vanno via
quanta dolcezza
bruciata
in quel fuoco
quante promesse
Scappa
fuggi via
lontano, stella.
Non ti prenderanno
non possono prenderti
perchè tu
a differenza di loro
sei viva.
[Apolide]
Grazie, Marlene, di questo onore che mi fai…dicevi che ci trovi una parte di te, in questa lirica?
Adonai
Apo
appena l’ho letta ho “sentito” che mi conoscevi. o che comunque conoscevi la mia storia. mi sono commossa. ora fortunatamente non ho più motivo di scappare, ma ti posso assicurare che in quelle righe c’è codificato un consiglio che spesso mi sono sentita dare. e scritto in maniera meravigliosa. ho voluto trascriverla qui per averla sempre sotto mano, come un libro riposto in libreria. grazie a te, apolide.
Apolide,hai tutta la mia ammirazione.Versi bellissimi.
vero j.? è uno scritto stupendo