A freddo (e che gelo)

elezioni politiche

Cosa c’è che non va in questa Italia?
Io una mia idea me la sono fatta.
Quello che non va in questa Italia sono gli italiani.
Dalla maleducazione e dall’arroganza imperante imparo che uno come Berlusconi può vincere perché in realtà chi lo vota vorrebbe essere come lui.
L’uomo che dal nulla ha creato un impero, è diventato ricchissimo. E non importa come. Anzi. Secondo me più si elencano le sua malefatte più chi lo ammira rafforza la sua stima. Per uno che nonostante venga accusato di tutto quello che fa riesce a rimanere in piedi.
Marco Travaglio ha ragione quando dice che a lui non si contesta quello che racconta, ma si getta fumo negli occhi del popolino accusandolo della modalità in cui racconta, dei luoghi e dei momenti che sceglie.
Credo che chi vota Berlusconi sa che tutto quello di cui lo si accusa è vero, e cerca di capire come fa, cerca di emularlo. Quindi lo sceglie come proprio mito personale, con tutto quello che significa scegliere come proprio ideale da emulare un uomo così.
L’italiano medio guarda ad oggi. A quello che può risparmiare oggi, il tutto e subito promosso dalla campagna mediatica iniziata negli anni ’80 insieme all’impero mediatico di Berlusconi.

Chi vota Bossi lo fa perché ignora che una volta gli emigranti eravamo noi. Ignora che dalla conoscenza dell’altro si impara a vedere le cose sotto un punto di vista diverso. Ignora che è quantomeno un equivoco parlare di Europa in Europa se vogliamo dividere l’Italia. Ignora (o fa finta di ignorare) che se l’extracomunitario spaccia è perché qualche suo concittadino italiano fa l’imprenditore e per massimizzare i profitti non lo assume in regola.

Io a questo punto rimango a guardare quello che i miei connazionali, il 47,32% per il Senato e il 46.81 per la Camera, ha scelto anche per me.

Photo by Paweł Czerwiński on Unsplash

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6 commenti su “A freddo (e che gelo)

  1. >>”Credo che chi vota Berlusconi sa che tutto quello di cui lo si accusa è vero, e cerca di capire come fa, cerca di emularlo. Quindi lo sceglie come proprio mito personale, con tutto quello che significa scegliere come proprio ideale da emulare un uomo così.”

    Io ho votato Berlusconi e non sono tutto questo che tu descrivi. Berlusconi non è il mio mito e men che meno cerco di emularlo.
    Travaglio sostiene che è mafioso? Ha le prove? Bene, vada dal magistrato di competenza e denunci tutto. Se è colpevole è giusto che paghi. Ma nel dubbio si assolve. Non si condanna. Oppure tu credi che la regola del sospetto sia sufficiente per sbattere qualcuno in galera? Come del resto ha fatto il Principe del Foro Antonio Di Pietro, asso incontrastato della giustizia sommaria.

    Nel quarantennale del ’68 la sinistra è morta. Meglio così.

    Gli uomini di sinistra finalmente hanno appeso al chiodo (speriamo per sempre) quell’ideale di rivoluzione, di sfida, di no a tutto, di sfascismo, di contestazione, di messianicità, di essere sempre contro. E’ troppo facile fare i contestatori senza mai costruire nulla. Perché nella loro storia politica questi movimenti o partiti si sono gonfiati del nulla, del malessere cieco del popolo che ha respirato il loro fumo malsano senza capire di cosa si stesse parlando, senza sapere nulla del comunismo e della sua perfetta inutilità. Il comunismo è la negazione della ragione, lo è stato già dai tempi di Marx quando egli immaginò, sbagliando clamorosamente, una classe unica e il capitale nelle mani del lavoratore.
    Nessun economista serio può parlare positivamente di Marx e del suo socialismo-comunismo.
    Chi si è sempre ispirato ad esso è stato un illuso. Uno che ha deciso di stare solo a contestare, sapendo benissimo che nulla si sarebbe potuto realizzare. Stalin non ritorna, per fortuna.

    E gli italiani lo hanno capito. In ritardo. Ma lo hanno capito.

  2. Sai penso che una grande nazione la facciano i cittadini di essa…siamo sempre stati un popolo felice, lavoratore, moralmente intatto. Ora trovo che non siamo più così, siamo sfiduciati, siamo diventati un popolo triste e che non reagisce più. Forse un piccolo segno di reazione avviene durante le elezioni, persone che per star meglio votano il partito opposto di quello che ha appena governato. Se ci fai coso da 15 anni è sempre così. Questo vuol dire che si vuole cambiare…però non ci son gli uomini adatti per farlo e quindi…noi cittadini restiamo tristi e viviamo, anzi ahimè molti di noi cerchiamo di sopravvivere. Ps: in linea di massima son daccordo con ciò che hai scritto nel tuo post….ma devo dire che anche ciò che ha scritto dreyfus non è sbagliatissimo. Buona giornata!

  3. l’italiano medio è così: se trova un portafogli pieno di soldi, e lo ritrova vuoto si incazza.
    se lo trova pieno di soldi se li prende e restituisce il vuoto.
    E si sente figo.

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