L’aeroporto di Praga è un posto immenso e vuoto. Davanti all’ultimo caffè espresso small pensavo a quanto sia inutile imparare l’inglese per viaggiare.
Si troverà sempre un posto in cui parlano o almeno capiscono un po’ di italiano.
Ieri sera a cena ai Tre violini, locale consigliato se vi trovate in Malastrana, sono entrate due coppie di italiani. Uno dei ragazzi si è lanciato fra “gud ivining” e “chen ai ev the menu”, ma poi ha cercato di sapere se c’era del “wine della casa” e ha ordinato dell'”acqua mineral”.
Non so che vino gli hanno portato ma l’obiettivo è stato centrato.
A me invece continuano a scambiarmi per straniera. Anche gli italiani. Mi hanno fermata per una foto e credendo che non capissi, quando gli ho ridato la macchina fotografica una ha detto
– Se è venuta male fermiamo il prossimo turista –
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Ciao Marlene guarda il post “Pagina 161” del mio blog.