Fra polvere e realtà

ricordi

Ho finalmente creato il mio account in Anobii e ho iniziato a catalogare i miei libri.

Che lavoro sporco per la mia anima.
I libri racchiudono e conservano quello che ero.
Quelli più vecchi hanno la data di inizio e quella di fine. Tratti decisi di pennarelli e penne e matite a sottolineare i passaggi più interessanti, o semplicemente quelli che mi piacevano di più.
Lo facevo perché così potevo sedermi a gambe incrociate sul mio lettino e a colpo sicuro leggere quelle cose a chi aveva voglia di ascoltarmi nelle mie lunghe notti insonni.
Amavo i miei libri. Non uscivo mai senza averne uno nella borsa.
Leggevo dappertutto. In piedi alla fermata dell’autobus. Seduta per terra alla stazione dei treni. Ogni mio viaggio portava con se il ricordo di una storia scritta da qualcun’altro, ma che in quel momento sembrava scritta solo per me.

Dove sono andata a finire?
Imbottigliata nel traffico che mi porta al lavoro a guardarmi nello specchietto retrovisore per gli ultimi ritocchi al trucco.
Chiusa al lavoro anche dieci ore al giorno a correre dietro scadenze e formalità.
Persa a fare la spesa in qualche supermercato. Sul divano a casa cercando di tirare il fiato.

Mettendoli in ordine ho trovato tante cose custodite al loro interno: biglietti di museo, biglietti di concerto, scontrini, vecchie fotografie, e vecchie riflessioni.

Il prossimo post sarà una di quelle vecchie storie.

Blogger e web writer. What else?
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5 commenti su “Fra polvere e realtà

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