La mia incapacità di scegliere le persone di cui circondarmi sta diventando patologica.
L’ultima in ordine di tempo è una coetanea conosciuta al lavoro, il mio vecchio lavoro. Lavoravamo in due filiali diverse, lei in città io in provincia, eravamo praticamente a 10 km di distanza, ci siamo viste anche al di fuori degli orari di lavoro. Poi il suo contratto di un anno a tempo determinato non è stato rinnovato. Ho sempre pensato che fosse stata un’ingiustizia. È rimasta un po’ senza lavoro, poi ha trovato una cosa molto precaria, infine ha ripiegato su di un’altra società di lavoro temporaneo. Ripiegato nel senso che a lei, mi diceva, quel lavoro proprio non piaceva. Non piaceva per gli stessi motivi per cui non piaceva a me: lavoro massacrante, senza sbocchi professionali, con interlocutori di basso profilo, mal pagato. Ma per noi giovani donne laureate è così difficile trovare qualcosa che sia stimolante, ben pagato, che non ci stressi troppo e che sia adeguato al nostro brillante passato scolastico. Così l’ho aiutata. Adesso lavora dove lavoro io. Certo: mansione diversa. Ma lavora con le mie ex-colleghe.
Me ne sto pentendo. Molto. Non le piace. Anzi: le fa proprio schifo.
E io dovrei finalmente imparare quell’unica lezione che dalla mia vita non voglio proprio sentire: che devo farmi i cazzi miei, sempre.
E per concludere: ad un’altra mia ex-collega che mi ha appena chiamata al cellulare per sapere come ho fatto a trovare lavoro cosa dovrei rispondere?
Cambia tutto intorno a noi, tranne le cose brutte

Dalle mie parti si dice:
“Fai del bene muor accis”
quanto hai ragione…ma poi me ne viene in mente un altro di modo di dire: fai del bene e dimentica, fai del male e ricordalo. dovrei solo dimenticare.
Basta tirare avanti E far finta di niente..E sempre una tua amica.quindi ciccia!!!!!!!!!!
vedremo…per adesso ho deciso che per natale non le faccio gli auguri