Non sono superstiziosa. E poi da buona italiana è il venerdì 17 che dovrebbe preoccuparmi.
Ma questo venerdì 13 è stato un vero massacro.
Avevo chiesto il pomeriggio libero al lavoro. Avevo chiesto di uscire alle 13, giustificando anche la mia richiesta in maniera convincente. Dalle 13 siamo passati alle 15, poi alle 16 arrivando a garantire anche le mie otto ore [saltando la pausa pranzo].
La giornata ha contemplato vari indizi che mi dovevano far capire che sarebbe stato meglio se me ne fossi stata a casa a dormire.
Primo indizio: aggressione verbale da parte di una collega per un lavoro che doveva assere fatto e che lei non aveva ancora ricevuto. Inutile tentare di spiegare che non ero io la diretta interessata.
Secondo indizio: alle 13 saluti e baci di colleghi [troppi] che vanno via prima…ma lo avevo chiesto anche io.
Terzo indizio: seduta alla scrivania, con il nervoso a manetta, la netta sensazione che quello che sto mangiando ha un sapore sgradevole e forse mi farà male. Butto il pranzo, e anche il caffè.
Infine: alle 18 sono ancora alla mia scrivania con cose da fare “subito”, “urgentemente”, “per ieri”.
La responsabile ha diviso il lavoro garantendo a molti di andare via presto, ma a me questo privilegio non è stato concesso.
Chiusa nel bagno, seduta sul water pensavo a cosa dirle per farle presente la situazione senza mancarle di rispetto. Trovate le parole e la formula corretta, esco aprendo la porta con la foga di un cow-boy da saloon e … alle 20 sono uscita dal pronto soccorso: abrasione superficiale della cornea.
Un granello del muro che in questi giorni hanno bucato per installare l’aria condizionata mi si è incastrato nell’occhio.
La responsabile mi ha accompagnata al pronto soccorso rimanendo con me tutto il tempo.
In macchina si è scusata per non avermi fatto uscire prima.
Mi ha detto che la settimana prossima posso scegliere il giorno che voglio senza problemi.
Alla fine l’ho anche ringraziata.
Venerdi 13 [e non è il film]

E se era venerdì 17 che succedeva ? Prendeva fuoco l’ufficio ? 😮
magari, Simo, magari ! ma ero io che gli davo fuoco!