Tette in mostra, culi al vento, calendari nuda

condizione della donna in Italia

Arrivo un po’ in ritardo sulla polemica innescata da un giornalista del Financial Times che ha espresso il suo parere sulla condizione della donna in Italia.
Vorrei avre l’opportunità di dirgli che lo ringrazio per l’ attenzione che ci dedica, che la sua analisi è corretta, come tutte le opinioni opinabile, ma è superficiale.
La ragazza che pur di apparire si sveste è il prodotto finale di anni e anni di anestetica sopravvivenza. Quelle ragazze sono il prodotto di una cultura che non esiste più, di un paese che non ha punti di riferimento, di genitori pronti a tutto pur di difendere, coprire e giustificare l’operato dei propri figli, di una ignoranza dilagante dove l’imperativo di apparire è più forte di ogni pudore.
Oggi ho letto queste notizie, che di fronte alla critica britannica mi fanno veramente impallidire:

  • “Il Garante per la Privacy ha vietato a Mediaset “la diffusione di dati personali concernenti i bambini della scuola materna di Rignano Flaminio”. “I bambini, ripresi nel filmato della perizia effettuata dai consulenti della Procura di Tivoli trasmesso ieri sera dal Tg5 -spiega una nota del Garante- risultano, infatti, identificabili a causa di riprese chiare e ravvicinate, anche tenuto conto del ristretto contesto sociale nel quale i bambini vivono”. Fonte ANSA
    Per qualche euro in più.
  • “Medici, coordinatori, capi sala, infermieri, amministrativi e tecnici di laboratorio, dipendenti sia ospedalieri che universitari che, secondo l’accusa, in accordo tra loro, timbravano sistematicamente, oltre che i propri cartellini marcatempo, anche quelli di altre persone assenti dal servizio.” Fonte QUOTIDIANO.NET
    E la gente muore in attesa di qualcuno che la curi.
  • “ROMA – Gustavo Selva ci ripensa e rimane senatore. L’esponente di Alleanza Nazionale Gustavo Selva ha deciso di ritirare le dimissioni che aveva presentato dopo le polemiche di cui era stato al centro per aver utilizzato un’ambulanza, il giorno della visita di George W. Bush a Roma, in modo da poter arrivare in tempo negli studi di La7 e poter partecipare a una trasmissione televisiva.” Fonte larepubblica.it
    Per la serie: che begli esempi ci arrivano da persone in vista e autorevoli.

E la tipa che gli ha riposto dalle pagine della Repubblica? Ieri sera l’ho vista a La7 e vorrei dirle che non mi sembra proprio una di quelle che la laurea se l’è stentata, e sicuramente non è una laureata da 1000 euro al mese, come ce ne sono tante, troppe.
Quello che serve a questo paese, a queste donne, è meno televisione, meno Novella 3000 e Chi, meno illusioni e un po’ più realtà. Non possiamo veramente credere che tutte diventeremo ricche e famose, senza sforzo, senza qualità. E intanto la Endemol lancia il suo novo reality e sono sicura che ci sarà la fila alla selezioni: giovani concorrenti in cerca di una popolarità immediata, mamme in cerca di quella popolarità che a loro è stata negata.
Io gli farei fare la fila per ritirare la pala per scendere in miniera.

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5 commenti su “Tette in mostra, culi al vento, calendari nuda

  1. Concordo pienamente sul fatto che oggi come oggi oramai i “valori” sono un qualcosa di scarso peso..e poi perchè dovrebbero averlo, un peso, quando è evidente che quello che conta è solo l’ apparenza o quasi ?
    Un dato certo è, che almeno in Italia, la maggor parte delle ragazze vuol fare la velina et simila ed i ragazzi i giocatori di calcio et simila..ovvero massimo risultato con il minimo sforzo…tutto il resto non è più di “moda”…quella che non sia la strada più semplice e veloce non viene nemmeno presa in considerazione…
    un povero sciocco

  2. “E la tipa che gli ha riposto dalle pagine della Repubblica? Ieri sera l’ho vista a La7 e vorrei dirle che non mi sembra proprio una di quelle che la laurea se l’è stentata, e sicuramente non è una laureata da 1000 euro al mese, come ce ne sono tante, troppe.
    Quello che serve a questo paese, a queste donne è meno televisione, meno Novella 3000 e Chi, meno illusioni e un po’ più realtà. Non possiamo veramente credere che tutte diventeremo ricche e famose, senza sforzo, senza qualità. E intanto la Endemol lancia il suo novo reality e sono sicura che ci sarà la fila alla selezioni: giovani concorrenti in cerca di una popolarità immediata, mamme in cerca di quella popolarità che a loro è stata negata.
    Io gli farei fare la fila per ritirare la pala per scendere in miniera”

    Sottoscrivo ogni tua singola parola.

    I miei ossequi.

  3. non sarebbe molto se il mondo fosse diverso..ma dato che è quello che è direi che oggi è moltissimo..ma attenzione non è introvabile e solo che quando ci si trova davanti serve riuscire a ricoscere quello che si ha di fronte..
    un povero sciocco

  4. il mio capo (la cui azienda è in piedi solo grazie al fatto che delega a me e ad una mia collega il suo lavoro) solitamente mi suggerisce di essere carina con i clienti e di sedurre i fornitori quando di fronte ad argomentazioni razionali si rifiutano di farmi il lavoro nei tempi previsti.

    sono laureata e faccio un lavoro che non c’entra con la mia laurea, ho colleghi di altri studi che a pranzo passano il tempo a interrogarsi sul perchè le belle donne si ostinano a fare un lavoro brutto e triste quando potrebbero avere una carriera facile dandola via.
    direi che non serviva guardare la tv o leggere il financial times per farsi un quadro del tutto.
    e cmq.
    piuttosto che fare la carina per 900 euro al mese era meglio far la velina, no?

  5. @grimilde: allora mi stai dicendo che le donne fanno bene a promuovere questa immagine della “gnocca senza testa” a oltranza, e che anzi se solo potessi lo faresti anche tu?

Sono curiosa di sapere cosa ne pensi

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