Mi sono data al cinema fantastico. Meglio: mi sono data al cinema americano fantastico. Sono arrivata alla conclusione che l’andare al cinema è un momento di pura evasione e lo devo vivere come tale. Niente film impegnati, che grondano signicato e senso e che fanno riflettere. Solo film che devono essere visti al cinema per poterne assaporare gli effetti speciali, per poter vedere ogni minima esplosione, per poter ingrandire a dismisura il vuoto cosmico delle trame compensati subito da una illusione altrettanto grande che solo il cinema sa dare.
Premessa per giustificare le mie ultime visioni: I fantastici 4 e Silver Surfer e Transformers.
Diciamo che non mi sono fatta mancare niente: due invasioni aliene, entrambe destinate a farci estinguere, con dei super eroi o altri alieni a salvarci. Chissà poi perché ci salvano sempre? Siamo così convinti di meritarcelo?
Entrambi pieni di effetti speciali che non fanno rimpiangere il costo del biglietto.
Ma mentre i Fantastici 4 si prendono troppo sul serio e il personaggio di Fiamma ha ormai un ego ingombrante come un airbag scoppiato per sbaglio in una Mini, in Transformers si ride di gusto. L’eroe è un ragazzo qualunque e anche un po’ sfigatello. Gli alieni sono automobili che si trasformano in robot. E l’esercito americano viene descritto come macchinoso e inutile. Fantastica la prima trasformazione che avviene a 3 minuti dall’inizio del film che mi ha fatto letteralmente rimanere a bocca aperta.
I Fantastici 4 sono un po’ stucchevoli, non ho capito la mossa di riesumare il cattivo del vecchio film, che oltre a diventare la nuova minaccia non mi sembra abbia dato molto aiuto a risolvere il caso… o mi sono addormentata e mi sono persa un pezzo?
Sarà che da piccola vedevo i cartoni animati, sarà che Michael Bay dopo circa dieci anni ha voluto ritornare sul genere fantascienza con cui si era già misurato con Armageddon, ma a me questo film è piaciuto.
Le opinioni espresse in questo post possono subire variazioni dopo una buona dormita, quindi non sono da considerarsi permanenti.
Ciao,
anch’io da “piccolo” vedevo quei cartoni animati, anche se devo dire che non erano “all’ altezza”, secondo la mio opinabile opinione, di altri per quello che era il “tratto” del disegno e la qualità dell’ animazione.
ciao
un povero sciocco
da piccoli certe cose non si notano…si guardano e basta. forse se li rivedessi ora non li troverei tanto speciali. ed è per questo che evito di riguardare alcune cose che hanno lasciato un ottimo ricordo nella mia memoria.