Ho accennato al fatto di essermi licenziata al buio.
Sono arrivata a quella soluzione non solo perché il clima aziendale era diventato mooolto pesante per me. Si era arrivati al sano mobbing (per la serie: non ci facciamo mancare niente), ma anche perché ero riuscita con molta fatica ad ottenere alcuni colloqui veramente interessati, che però non si erano concretizzati in niente.
Così potevo decidere se mettermi in malattia sfruttando i miei sfruttatori, o liberarmi di tutto e partire alla ricerca di una nuova occupazione da zero.
Questo non vuole essere un manuale. In Internet e in libreria ci sono quelli specializzati.
Considerato che ho scoperto scrivendo in questo posto che la mia occupazione primaria è guardarmi l’ombelico, ho deciso di raccontare come ho fatto io, perché alla fine [come sapete] ce l’ho fatta!
Iniziamo dal concetto che cercare un lavoro è un lavoro.
A meno che non abbiate il papà, o perché no, la mamma con la fabbrichetta (da leggere con la “e” aperta alla milanese), trovare un lavoro è un’attività lunga, da svolgere con meticolosa passione.
Da dove iniziare. Io ho iniziato in pieno inverno, e quindi mi sono rivolta alla rete.
Primo passo [il più semplice]: scovare i siti che offrono lavoro. Ce ne sono di famosi [come monster.it] che solitamente riportano annunci di agenzie per il lavoro, o a carattere nazionale; ma dobbiamo cercare anche siti dedicati alla nostra zona. Per esempio: la radio locale potrebbe avere un sito su cui c’è la possibilità da parte delle aziende di pubblicare il loro annuncio, ma anche le associazioni di categoria [unione industriali, sindacati].
E poi la novità: ci sono dei motori di ricerca dedicati alla ricerca di lavoro. Noi inseriamo una parola chiave e magari anche la zona e lui in automatico ci trova tutti gli annunci pertinenti. Io conosco: jobcrawler.it , jobble e Jobespresso.it [EDIT: non funziona più].
Ho organizzato nella pagina dei segnalibri una categoria chiamata “lavoro” dove ho salvato tutti i siti che ritenevo interessanti. Con due vantaggi: li guardavo tutti, tutte le volte che volevo [in fondo alla categoria c’è la possibilità di scegliere “apri tutti”], e poi se trovavo qualcosa di interessante salvavo il link all’istante, senza lunghe digitazioni o appunti sparsi facili da perdere.
I siti più importanti offrono anche la possibilità di ricevere a cadenza giornaliera, settimanale o mensile [ultima ipotesi che sconsiglio] una newsletter con le offerte di lavoro più interessanti, selezionate attraverso le preferenze. E di lasciare il nostro curriculum attraverso una registrazione per essere visibile alle loro aziende clienti.
A me questo sistema non ha portato a nulla. Attraverso la registrazione ho solo ricevuto offerte di corsi e master a pagamento. Nessuna azienda mi ha mai chiamata dopo aver visto il mio curriculum in internet. E le offerte di lavoro a cui ho risposto non mi hanno mai procurato nessun colloquio.
Però mi hanno dato l’illusione di fare qualcosa di importante per il mio futuro.
Ciao Marlene, ero qui a lavorare ed ho trovato il tuo blog. Mi ha incuriosito molto la tua esperienza e , in quanto parte del team di jobrapido , mi è venuta voglia di inserire un post. Prima di tutto, grazie di aver menzionato il nostro motore di ricerca del lavoro e vorrei precisare che dal 1 gennaio abbiamo cambiato nome, Jobespresso è diventato http://www.jobrapido.it, ed abbiamo esteso il nostro motore con gli annunci di lavoro provenienti dalle pagine web “lavora con noi” di tutte le aziende italiane. Spero che il nostro sito ti sia servito a non perderti tra le migliaia di offerte di lavoro presenti nel web. Infatti, è proprio questo il nostro scopo, quello di fornire un servizio realmente utile e che permetta di cercare, da un unico punto, tra tutte le offerte presenti in tutti i siti, da quelli più famosi a quelli più piccoli e sconosciuti. Si, il nostro sito offre un servizio di Jobletter, una newsletter con gli annunci di lavoro corrispondenti al proprio profilo, ma non prevede pubblicità di corsi, master etc. come crediamo sia giusto. Infine, auguro il nostro “in bocca al lupo” a tutti coloro che sono alla ricerca del lavoro e, nel frattempo, continuiamo a lavorare per renderlo più semplice ed efficace.
Ciao Giusy e grazie per la tua visione “dal campo”. Ho corretto il nome del vostro sito. Per scrivere sono andata a memoria, e risale a circa due anni fa. Il riferimento all’invio di newsletter poco inerenti con la ricerca del lavoro non era riferito ai “motori di ricerca per cercare lavoro”, ma agli altri siti (menzionati e non). E devo dire che l’idea del motore di ricerca ha ottimizzato molto il tempo che dedicavo a spulciare gli annunci di lavoro (soprattutto quando lavoravo ancora). Ci saranno nuove puntate, e non saranno dedicate al web. Ma passami a trovare quando vuoi.